CARLO CASINI
Cronaca

Il giardino della vergogna. Via del Saletto si ribella: "Qui Far West a ogni ora"

La protesta dei residenti per recuperare il parco in preda al degrado. Vertice all’Isolotto sui problemi del centro commerciale: scontro politico.

La protesta dei residenti per recuperare il parco in preda al degrado. Vertice all’Isolotto sui problemi del centro commerciale: scontro politico.

La protesta dei residenti per recuperare il parco in preda al degrado. Vertice all’Isolotto sui problemi del centro commerciale: scontro politico.

di Carlo CasiniFIRENZEOltre cento cittadini hanno manifestato ieri ai giardini del Saletto, nella protesta organizzata dal comitato Quartiere 4. Un’oasi nascosta tra i palazzoni, fazzoletto di natura nel cemento soffocante dell’Isolotto nuovo. Tanto nascosta alla vista dell’arteria di via Canova che è base per i delinquenti che da tempo attanagliano il centro commerciale Esselunga dall’altra parte dell’isolato per i loro traffici: spaccio, consumo di droga, e pure prostituzione per comprarsi la dose.

È un altro tassello di quella situazione fuori controllo per cui il comitato, supportato anche dai dipendenti del supermercato, aveva già portato circa 400 manifestanti all’Esselunga l’11 marzo. Un circuito di degrado di cui il centro di Mario Botta è solo una delle tappe, tanto che la stessa azienda spiegava di essere solidale ai lavoratori e ai clienti, e di subire essa stessa la criminalità diffusa nel rione; pur facendo sorveglianza nelle proprie possibilità, il controllo dell’ordine pubblico nella zona rimane di competenza istituzionale Tra le altre tappe, anche un casotto dove la notte alcuni trovano rifugio, che ieri mattina è stato sgomberato dalla polizia municipale. "Vorremmo ridare questo spazio molto bello agli anziani, alle mamme, ai bambini, ai centri estivi – spiega Alessandro Biggio, presidente del comitato – Perciò chiediamo un taglio delle siepi, più illuminazione, maggior presidio delle forze dell’ordine". "Da vent’anni chiudo il giardino la sera – testimonia Giancarlo Antolini – Da un paio si moltiplicano spaccio e prostituzione. Ho avvertito Quartiere e Comune però continua".

Nello stesso pomeriggio si è tenuta al Quartiere una commissione congiunta Servizi sociali-al Territorio a cui hanno partecipato Municipale, Esselunga e i rappresentanti sindacali per parlare della delinquenza dentro e fuori dal centro commerciale: "Secondo i rappresentanti dei lavoratori la facilità di fare furti dentro il negozio è uno dei fattori che porta poi alla presenza di microcriminalità anche fuori – dice il presidente Mirko Dormentoni –. Quindi è importante che Esselunga metta in campo strumenti in più per prevenirli. Ma la richiesta è anche quella alle forze dell’ordine, un mese fa al Cosp ci sono state delle garanzie di incremento di interventi e presenze". "La maggioranza sta puntando il dito nei confronti Esselunga", dissente la capogruppo FdI Delia Fedele. Poi: "Hanno trovato minori non accompagnati dei centri d’accoglienza. È grave, perché devono essere controllati dagli operatori dei centri". "Hanno creato un ghetto – nota Leonardo Batistini, capogruppo Lega – In una zona già problematica non è geniale mettere un centro per minori, assegnare case popolari a famiglie ex Poderaccio. Politiche di buonismo per anni e ora a farne le spese sono Esselunga e cittadini".