PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Il Glass Globe querela il sindaco di Certaldo

Snocciola orari e numeri Andrea Ceri, direttore del Glass Globe. Non nasconde la sua amarezza e punta il dito contro...

Snocciola orari e numeri Andrea Ceri, direttore del Glass Globe. Non nasconde la sua amarezza e punta il dito contro chi continua a dire che alla base dell’omicidio di Maati ci sarebbe il locale di via Verdi. "Noi non c’entriamo assolutamente niente". E per ribadire il concetto si fa affiancare dal responsabile del servizio di sicurezza (la sera del 29 dicembre gli addetti erano sei) e da Angela Italiano, organizzazione eventi e comunicazione.

Orari: quello fondamentale è le 4.44, ovvero quando la ‘Secur e Secur’, l’agenzia che gestisce la sicurezza, ha ricevuto il report a conclusione della serata in cui era riportato che "nel locale non era successo niente". Numeri: quelli in calo vertiginoso in vista del primo appuntamento, il 25 gennaio, dopo quanto accaduto. "Nessuno ci ha imposto di chiudere – precisa Ceri -, lo abbiamo fatto noi, spontaneamente, in segno di rispetto. Ma in poco tempo le prenotazioni sono precipitate da oltre 300 a neanche 50. Il danno d’immagine subito è facilmente intuibile".

Ceri parla anche della collaborazione, "da subito", con le forze dell’ordine, "a cui ho consegnato tutto il sistema di videosorveglianza, 190 giga di immagini". Per poi aggiungere: "Abbiamo chiuso alle 4 e l’omicidio del ragazzo c’è stato quasi due ore dopo. Non solo, dentro al locale è impossibile che qualcuno possa entrare con un coltello o armato: ci sono quattro persone a perquisire all’ingresso, di cui una con il metal detector, tre si occupano degli uomini, una delle donne".

"Sui social - prosegue - c’è chi ha scritto di tutto nei nostri confronti e per questo è stato querelato. Ma una querela l’ha ricevuta anche il sindaco di Certaldo che si è lasciato andare a dichiarazioni davvero fuori luogo". E ancora: "Ho fatto partire alcune querele anche perché c’è chi sta ‘cavalcando’ la morte di un ragazzo per scopi personali, persone che hanno comprato casa qui vicino pur sapendo che c’era una discoteca, da oltre 50 anni, e che adesso vorrebbero venisse chiusa".

Pier Francesco Nesti