Firenze, 15 dicembre 2023 – Dalla morte dei coniugi Umberto Della Nave e Dina Del Lungo, 84 e 81 anni, il presunto assassino Antonino La Scala avrebbe guadagnato molto: innanzitutto non avrebbe restituito la somma che era riuscito ad ottenere in prestito dall’ex commerciante di sementi, approfittando della sua bontà e della sua disponibilità economica.
E nel blitz dello scorso 5 dicembre nel terratetto dei due coniugi a Osteria Nuova, avrebbe tentato anche il colpo grosso: rubare altro denaro o i valori della moglie. Non c’è riuscito, o c’è riuscito solo in parte. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Marco Mescolini, hanno rinvenuto intatta la cassaforte e perfino una discreta somma in contanti in un cassetto apparentemente a portata di mano. Nella casa, dove il 46enne calabrese avrebbe poi appiccato il fuoco, sono state trovate molte sue tracce. Usando un coltello si sarebbe a sua volta ferito, seminando sangue un po’ ovunque nell’abitazione.
Oggi, davanti al giudice Angelo Antonio Pezzuti, è in programma l’udienza di convalida del fermo di La Scala, che i carabinieri hanno preso mentre si stava allontanando con una valigia in macchina.
La Scala ha alcuni precedenti penali: nel 2019, è stato uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Sabbia“, un’inchiesta che ha messo in luce un traffico di droga che coinvolgeva albanesi e soggetti contigui alla ’ndrangheta.