CARLO CASINI
Cronaca

Il libraio senzatetto. Addio al sottopasso. Apre il banco alle Cure

Nella prima fase sarà attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 13. L’assessore Paulesu: "Da una condizione di criticità a una opportunità".

Marco, il libraio senza fissa dimora del sottopasso delle Cure, a Firenze, ha aperto ieri il proprio banco ‘Il rifugio’

Marco, il libraio senza fissa dimora del sottopasso delle Cure, a Firenze, ha aperto ieri il proprio banco ‘Il rifugio’

Marco, il libraio senza fissa dimora del sottopasso delle Cure, a Firenze, ha aperto ieri il proprio banco ‘Il rifugio’ nei pressi del mercato rionale. In questa prima fase sarà attivo tre giorni la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 13. "Si tratta di un progetto di emancipazione che, oltre all’opportunità del banco di libri, prevede l’accompagnamento dei soggetti coinvolti verso l’autonomia. Nel tempo è stata offerta una sistemazione alloggiativa e la definizione di un percorso di sostegno mirato", spiegano da Palazzo Vecchio.

Il progetto si svilupperà attraverso fasi distinte, con un monitoraggio costante per il superamento di eventuali difficoltà organizzative e l’accompagnamento nei percorsi individuali delle persone coinvolte.

Le donazioni serviranno a sostenere il progetto ed i percorsi di emancipazione di persone che vivono una condizione di grave vulnerabilità.

"Siamo soddisfatti che dopo un percorso lungo prenda forma un progetto di inclusione attiva che tiene conto delle risorse e delle competenze delle persone coinvolte e della comunità nel suo insieme - evidenzia l’assessore al Welfare Nicola Paulesu –. È un salto di paradigma, da una condizione di criticità ad una opportunità di inclusione attiva; c’è stato un lavoro importante dei servizi sociali, delle unità di strada in collaborazione con una delle associazioni della rete di realtà impegnate in tema di emarginazione adulta, e tutta la comunità del quartiere. Progetti di sviluppo di comunità come quello che stiamo realizzando hanno bisogno della partecipazione attiva di molti soggetti e di un tempo di maturazione che dobbiamo essere in grado di comprendere".

L’associazione è Solidarietà Arcobaleno Istituto Andrea Devoto che in questi mesi ha seguito costantemente le persone senza dimora che stazionano nel sottopasso.