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Il ’maestrone’ a Vicchio Guccini racconta tre cene Dagli anni 30 fino al 2000

Il cantautore modenese domani alle 21 sul palco di piazzale della Rimembranza apre l’evento letterario del capoluogo mugellano che proseguirà fino al 3 settembre.

Ha smesso di scrivere canzoni con "L’ultima Thule" perché – dice - "non ne sono più capace, ho smesso per non dovere cercare qualcosa che non veniva più". Ma non ha smesso di diffondere la sua poesia, che sia una canzone o un libro. Il maestro Francesco Guccini, con il suo libro "Tre cene" (Giunti) apre "Vicchio Lettori", in programma da domani al 3 settembre tra piazzale della Rimembranza e corso del Popolo a Vicchio. Si tratta della prima edizione all’interno de "La città dei lettori", il festival diffuso che ogni anno catalizza in Toscana autori, illustratori, traduttori e curatori di primo piano, a cura di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS con la direzione di Gabriele Ametrano. Il ‘maestrone’ domani alle 21, sul palco di piazzale della Rimembranza, presenterà il suo libro "Tre cene" con Paolo Fabrizio Iacuzzi. "Non aspettatevi grandi avvenimenti dalle cose che andrò raccontando, fulminanti colpi di scena come agnizioni improvvise o finali drammatici": così Guccini, in apertura del primo dei tre racconti che compongono questo libro, avverte i lettori. "È semplicemente la storia di una cena, e di alcuni amici; una storia di quelle quasi come le favole che ci raccontavano da piccoli, già sentita tante volte ma che amavamo ci raccontassero ancora e ancora, per il solo piacere di stare lì ad ascoltare" dice ancora il celebre artista. E, infatti, il libro racchiude tre storie, un coro di voci riunite in osteria per cogliere l’attimo fuggente di una serata tra amici, dagli anni Trenta, fino alla soglia disillusa del nuovo millennio, passando dalle speranze degli anni Settanta, gli amici scherzano, ricordano, litigano, s’innamorano intorno a una tavola imbandita.

Barbara Berti