
Il sovrintendente Fuortes: "Sta andando tutto meglio del previsto". Funaro e Giani lo ringraziano per "il lavoro che sta facendo". Il sottosegretario alla cultura Mazzi: "La direzione è giusta".
"Maggio bagnato, Maggio fortunato". Il ministro della cultura Alessandro Giuli non c’è, ma il suo sottosegretario Gianmarco Mazzi, con delega alle fondazioni lirico-sinfoniche, sorride soddisfatto come in una giornata di sole. L’87° Festival del Maggio, il secondo dell’era del sovrintendente Carlo Fuortes, sembra portare il teatro fuori dalle passate bufere con sette minuti di applausi finali. Ieri pomeriggio, col red carpet sotto la pioggia, si è debuttato con Salome di Richard Strauss, nuovo allestimento per la regia di Emma Dante, e sul podio il maestro Alexander Soddy. "Questo è il primo Festival pensato con un programma ex novo – spiega Fuortes –, con delle opere importanti, con dei concerti importanti, con un’idea nuova. La città sta rispondendo molto meglio di come mi aspettassi. I dati del botteghino sono due o tre volte più degli scorsi anni, quindi credo che se il buongiorno si vede al mattino ci sarà un ottimo futuro. Il Teatro è in salute e sarà un Festival tutto da godere. Quando si fa un programma di qualità, i cittadini, non soltanto fiorentini, ma anche toscani, italiani e stranieri, rispondono".
E Roma, dopo tanto penare, non poteva essere più contenta: "Il Teatro del Maggio sta andando molto bene – conferma il sottosegretario Mazzi – e noi siamo molto contenti di come sta operando il sovrintendente Carlo Fuortes. I risultati che lui sta portando sono in linea con quella che è la nostra visione. Le istituzioni culturali importanti devono produrre ricchezza culturale e e Fuortes lo sta facendo. Stiamo andando nella direzione di far ritrovare a questo settore quella vocazione popolare che poi è alla base dell’Opera, vicino alla gente e appassionare come appassionava un tempo".
Pubblico di super ospiti, ma anche di abbonati e spettatori che sono tornati a far brillare gli incassi del botteghino. C’erano fra gli altri il senatore Matteo Renzi, i deputati Maria Elena Boschi e Federico Gianassi, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, l’attrice Chiara Francini e lo scrittore Giancarlo De Cataldo.
Soddisfazione, e un sospiro di sollievo, da parte anche dei due soci fondatori che più di altri hanno investito nel salvataggio finanziario del Maggio, Comune e Regione: "La risposta dei cittadini è straordinaria – ha detto la sindaca e presidente del teatro, Sara Funaro – L’abbiamo visto con gli incassi, che sono aumentati anche rispetto al bilancio di previsione. Devo ringraziare il sovrintendente Fuortes e anche tutti i dipendenti".
"Rispetto agli anni precedenti, possiamo guardare con speranza al futuro del Teatro del Maggio grazie al lavoro che il sovrintendente Fuortes sta facendo", ha aggiunto il presidente della Regione, Eugenio Giani.