FIRENZE
In città più di una casa su dieci è vuota, se allarghiamo alla provincia il numero cresce. Ecco la fotografia fiorentina del rapporto Openpolis sul delicato tema del diritto alla casa.
In tutta la provincia di Firenze, su un totale di 522.372 abitazioni, il 14,9% ovvero 77.641 case non risultano abitate. Se si considera Firenze città la situazione è più o meno simile: su 205.420 alloggi, quelli non occupati sono 26.400, pari al 12,9%. Percentuali alte anche nei vicini comuni di Bagno a Ripoli (su 12.367 case, le non occupate sono 1.310, pari al 10,6%), Impruneta (su 7.502 totali, le sfitte sono 1.150, pari al 15,3%) e Fiesole (su 7.174 complessive ben 992 sono sfitte, pari al 13,8%). Tante le case sfitte anche nel Mugello: a Borgo San Lorenzo su 9.653 ben 1.736 (il 18%) sono vuote, mentre a Scarperia e San Piero su un totale di 6.246 abitazioni quelle non occupate sono 1.174, pari al 18,8%. diversa la situazione nella Piana fiorentina dove si registrano poche case sfitte con Campi Bisenzio che risulta il Comune italiano con la quota minore di case vuote: appena 524 su 19.207, ovvero il 2,7%. "Ma bisogna ricordare che a oggi la fotografia di Campi è completamente diversa perché dopo l’alluvione dello scorso 2 novembre si registra una speculazione con un aumento forte dei prezzi al metro quadro" precisa Laura Grandi, segretaria fiorentina del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari). "A Firenze e provincia troppe case sfitte? Il mercato degli affitti si basa su un’ampia fetta di illegalità, circa il 40%" spiega ancora Grandi. "La ricerca ovviamente non tiene conto neppure degli affitti brevi e per turisti: anche questi alloggi risultano apparentemente vuoti" aggiunge sottolineando che "la verità è che a Firenze ormai la residenza è preclusa".
Se per il Sunia si aggirano forse al 2% i casi in cui i proprietari preferiscono non affittare perché rimasti ’scottati’ da precedenti locazioni, per l’Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari) la percentuale è più alta. "I contratti ’lunghi’, ovvero quelli quattro più quattro, possono diventare un problema per il proprietario che vuole tornare in possesso dell’alloggio. Per la risoluzione del contratto deve dimostrare che quella casa gli serve inequivocabilmente" spiega Gilberto Baldazzi, coordinatore generale nazionale Uppi. "Il problema delle case sfitte, comunque, è legato a un’ampia serie di fattori" dice ancora. Tra questi le incertezze del mercato immobiliare, le congiunture economiche e una chiara normativa sugli affitti brevi. "A Firenze, poi, sul tema non si capisce cosa voglia fare l’amminsitrazione" prosegue Baldazzi. "Al di là di tutto, molti proprietari prima di restare in balia dell’incertezza preferiscono lasciare la casa vuota. E’ vero che la cedolare secca è un freno all’evasione fiscale. Ma serve rivedere tutti i parametri perché altrimenti certi contratti non sono convenienti per chi affitta: come si tutelano gli inquilini si devono tutelare i proprietari" conclude Baldazzi.