di Paolo Guidotti
Ora è ufficiale, e ne ha parlato anche il Ct della nazionale italiana di ciclismo Daniele Bennati. La squadra azzurra, per l’ultima preparazione prima dei Mondiali che si correranno a Glascow, in Scozia, ha scelto le strade del Mugello. I ciclisti italiani che si batteranno per la maglia iridata del Campionato del mondo saranno in Mugello dal 30 luglio al 2 agosto, per poi trasferirsi a Glasgow, e si alleneranno sia sulla pista dell’Autodromo che sulle strade mugellane. Alloggeranno al Poggio dei Medici di Scarperia e San Piero: il resort, acquistato di recente da Alfredo Lowenstein, è ancora chiuso, ma la proprietà ha messo a disposizione un’ala della struttura, con le camere necessarie e i servizi. Molto soddisfatto, comprensibilmente, è il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti. Sia perché la nazionale ciclisti sarà nel suo Comune, sia perché, da assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni, vede interessanti vantaggi per il Mugello.
"Sì, sono molto contento – afferma – visto che il nostro ufficio turistico lavora molto per valorizzare il Mugello come luogo di sport, e in particolare per il ciclismo. La presenza dei migliori ciclisti italiani sarà un bel canale per veicolare il messaggio che i nostri percorsi sono speciali, proprio perché scelti per prepararsi al Mondiale. Ringrazio il Ct Bennati che da toscano ha scelto il Mugello per il ritiro premondiale".
Ancora allo studio eventuali incontri con le società ciclistiche mugellane: "Ci sono ancora protocolli rigidi per la prevenzione dal Covid – dice Ignesti – e la squadra italiana dovrà lavorare in ambienti protetti. Vediamo se e cosa si potrà fare".
Per il Mugello ciclistico è un periodo d’oro: gare importanti, domenica scorsa la Gran Fondo con mille iscritti, poi il Giro d’Italia femminile che passerà dal Mugello. E tra un anno il Tour, che partirà da Firenze. Su questo il sindaco di Scarperia e San Piero ha un rammarico: "E’ una bellissima occasione di promozione e un gran momento di sport il Tour a Firenze. Ma lo sarebbe ancor di più se si potesse fare in modo che la tappa attraversasse davvero i luoghi di Gastone Nencini, il campione che il Tour lo vinse".
Ignesti non si limita al rammarico: "Insieme agli altri sindaci mugellani vogliamo farci portatori di una richiesta affinché si dia il giusto lustro al nostro Leone del Mugello, a Nencini. E proporremo agli organizzatori un cambio di percorso. Del resto sono solo i primi km della tappa, non cambierebbe granché per la gara. Ma sarebbe grave non dare giusto rilievo ai luoghi di Gastone Nencini".