Il paniere delle eccellenze, in Mugello, è sicuramente ben assortito. Non solo ottima carne e buon latte, non solo formaggi e salumi, marroni e tartufo, miele, frutta, grano. Da alcuni anni si è aggiunto anche il vino, una scoperta per il Mugello, che ha saputo scegliere i vitigni più adatti al proprio clima. E ultimo arrivato, ecco l’olio extravergine di oliva. L’olio i contadini mugellani lo fanno da una vita, e di buona qualità, ma in quantità assai ridotte. Già da anni ci sono esperienze di eccellenza, adesso però sta crescendo una nuova iniziativa, un’associazione di piccoli olivicoltori locali, l’associazione "Olivicoltori in Mugello e del Mugello". Giulio Cappetti, uno dei primi promotori, ne è anima e presidente.
Ieri la pioggia ha imposto uno stop negli oliveti mugellani, ma la raccolta è ancora in corso. Ed è una stagione straordinaria. In alcune zone si sono addirittura raddoppiate le quantità di olive raccolte rispetto alle migliori annate. Cappetti non può non dirsi soddisfatto: "Questo è un anno con molte olive, di ottima qualità, con profumi notevoli. Anche se non è stata una stagione di rese elevate, la media non arriva al 10% e non solo da noi, ma un po’ in tutta la regione".
E’ vero che la spremitura non ha dato alte rese per la presenza di acqua – a settembre è piovuto parecchio –, e per la ritardata maturazione – e infatti le raccolte tardive hanno accresciuto anche il rendimento – ma la grande quantità di olive assicura comunque quantità di olio abbondanti. Così anche l’associazione mugellana degli olivicoltori ha aumentato la propria produzione: "Adesso siamo diciotto soci – dice Cappetti –, da Barberino fino a Vicchio, mancano soltanto soci da Dicomano. Abbiamo circa diecimila piante, e una produzione, quest’anno, di almeno 300 quintali di olio. E’ ancora una goccia nella massa complessiva, ma è importante crescere: l’associazione sta diventando viva, gli olivicoltori ci credono sempre di più, i nuovi entrati si sono resi conto della qualità che si ottiene con le nostre modalità e della valorizzazione del loro prodotto". Il segreto dell’alta qualità dell’olio prodotto dall’associazione sta in gran parte nelle modalità di raccolta. "Li trasportiamo nelle cassette anziché nelle balle, perché sappiamo che il deterioramento si avvia subito dopo averle colte. E soprattutto le portiamo ogni giorno al frantoio. Prime le frangi, più la qualità resta integra, e i risultati che riscontriamo sono ottimi". In pratica i vari piccoli produttori conferiscono insieme, al frantoio, le loro olive, le mettono in comune, e l’ottimo olio prodotto è l’olio dell’associazione. Ancora la produzione olearia mugellana non ha sbocchi commerciali nei negozi: a vendere sono direttamente i singoli olivicoltori.
"Siamo nati da poco e il nostro obiettivo – dice ancora Cappetti – è di fare un consorzio, di strutturarci. Il nostro olio è prodotto senza chimica, senza trattamenti, con concimi bio. E franto con la massima accortezza. E’ tracciabile, le analisi sono disponibili per tutti, sul sito dell’associazione, con la massima trasparenza. Sicuramente da quest’anno parteciperemo anche a concorsi nazionali. Ne vale la pena".
Paolo Guidotti