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La Specola compie quest’anno il 250° della sua fondazione
Due secoli e mezzo di meraviglie, tra oltre 4 milioni di reperti, con diverse specie ormai estinte ed altre in via di estinzione.La Specola di Firenze è il primo esempio di Museo scientifico aperto a tutti, senza limitazioni di provenienza, di genere o di ceto. Istituito come Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale per volere del Granduca Pietro Leopoldo il 21 febbraio 1775. ancora oggi è un’eccellenza, scrigno del passato con tecnologia multimediale del presente e futuro, di proprietà dell’ateneo fiorentino.
Dopo il restauro e l’apertura dello scorso anno, l’Università ha deciso di festeggiare i 250 anni della Specola con un calendario di iniziative e attività lungo tutto l’anno che sarà presentato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, che si terrà martedì 18 febbraio al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
"L’Università di Firenze ha deciso di dedicare l’apertura dell’Anno Accademico al suo Museo di Storia naturale - spiega la la rettrice Alessandra Petrucci –, la cui storia di due secoli e mezzo è strettamente legata alla rinascita degli insegnamenti superiori nella nostra città e alla diffusione del sapere scientifico. È l’occasione per promuovere con rinnovato slancio il nostro patrimonio museale, in una prospettiva internazionale".
Il calendario delle celebrazioni prevede per sabato 22 e domenica 23 febbraio, aperture gratuite, a partire dalle 9, all’Orto Botanico (via Pier Antonio Micheli, 3), al Museo di Antropologia (via del Proconsolo, 12), al Museo di Paleontologia (via Giorgio La Pira, 4), alla Specola (via Romana 17, con l’ingresso su prenotazione). All’Erbario saranno offerte visite guidate, a partire dalle 10 (via La Pira, 4 – ingresso su prenotazione).
In programma anche laboratori per grandi e piccoli, su prenotazione: all’Orto botanico, ad esempio, sarà possibile ripercorrere le tappe fondamentali dell’evoluzione vegetale attraverso l’esposizione di piante e modelli didattici, mentre a Paleontologia si potranno scoprire le preziose collezioni di fossili o cimentarsi con la paleoarte.
E ancora alla Specola i visitatori si immergeranno nel piccolo mondo degli insetti o in quello immenso delle meteoriti, mentre Antropologia aspetta il pubblico per una visita sensoriale immersiva e per far conoscere le tradizioni culinarie dei popoli.
"I festeggiamenti sono iniziati già nel 2024 – spiega il presidente del Sistema Museale di Ateneo David Caramelli - con la riapertura della Specola, la sede da cui tutto ebbe inizio il 21 febbraio 1775 per volontà del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Abbiamo ora deciso di estendere gli eventi a tutte le collezioni che dalla Specola si spostarono in varie parti della città, costituendo realtà espositive come il Museo di Antropologia, il Museo di Paleontologia, l’Erbario".
Il programma si aprirà venerdì 21 febbraio con un evento scientifico dal titolo “Si vedrà la natura raccolta in un sol luogo”, alle 9.30 nell’Aula Magna del Rettorato, piazza San Marco 4.
Concepita sulla base delle idee illuministe, la Specola anticipa di quasi due secoli e mezzo l’odierna visione di museo, basata sui valori dell’accessibilità, dell’inclusività e di una più ampia comprensione del patrimonio culturale in relazione alla società. Info www.sma.unifi.it