REDAZIONE FIRENZE

Il nodo affitti brevi Il ministero del turismo:: "Stop alla legge regionale"

La richiesta al Cdm: "Va impugnata davanti alla Consulta". Federalberghi insorge: "Regole innovative e di buon senso".

di Antonio PassaneseFIRENZEIl ministero del Turismo, che fa capo a Daniela Santanchè, ha chiesto al governo Meloni di impugnare dinanzi la Corte Costituzionale il testo unico sul turismo, approvato dal Consiglio regionale – su proposta della giunta Giani – lo scorso dicembre. Una doccia fredda per l’esecutivo di Palazzo Strozzi Sacrati, che quella legge l’aveva concertata con le associazioni di categoria, e con rappresentanti di enti ed istituzioni. Ora bisognerà capire se il Consiglio dei ministri, in una delle sue prossime sedute, approvi l’ordine del giorno Santanché e decida di ricorrere agli “ermellini“ per l’affindamento della legge. L’azione che vorrebbe intraprendere il ministero del Turismo trova la ferma opposizione di Federalberghi e Confcommercio, sia a livello nazionale che toscano. "Se il Consiglio dei ministri dovesse accogliere la proposta di impugnativa, commetterebbe un doppio errore – recita la nota della federazione che riunisce gli alberghi – Questo perché si scaglierebbe contro le regole di buon senso e le proposte innovative contenute nel codice regionale, che finalmente prevede parità di regole per i soggetti che operano sullo stesso mercato. E anche perché minerebbe le competenze che la Costituzione riconosce alle Regioni in materia di turismo". Federalberghi condivide anche la posizione della Regione che, all’indomani dell’approvazione, assicurò che si sarebbe "opposta in tutte le sedi a un eventuale impugnazione". Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi-Confcommercio Toscana, spiega che "tra le disposizioni contestate figura, ad esempio, l’articolo 22 del codice, che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche gli appartamenti ubicati nelle vicinanze delle strutture ricettive. Ci auguriamo che non si intenda ostacolare la possibilità di sviluppare l’offerta ricettiva legale e trasparente, mentre non si muove un dito nei confronti delle migliaia di soggetti che sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi esercitano abusivamente l’attività alberghiera".Gli unici, per ora, a esser d’accordo con la volontà della ministra Santanché sono gli host di Property Manager Italia: "In questa legge – dice il presidente Lorenzo Fagnoni – c’è un evidente sbilanciamento a favore delle strutture alberghiere. Assistiamo a un attacco contro gli affitti brevi, a tutto vantaggio degli hotel. Questo non aiuterà il turismo, ma penalizzerà chi offre servizi in modo professionale e regolamentato". Il governatore Eugenio Giani e l’assessore al Turismo Leonardo Marras, molto infastiditi dalle pressioni del governo, per ora preferiscono non commentare. Quello che si sa, però è che la Regione sta rispondendo a tutti i quesiti posti dal ministero e si riserva di attuare tutte le azioni formali nel momento in cui il Consiglio dei ministri solleverà l’incostituzionalità del testo unico.