"La vostra donazione è stata una manna dal cielo. Se non fosse stato per voi, per le associazioni e per tutti gli altri che ci hanno aiutato, sarebbe stato molto difficile ripartire". Con queste parole Settimo Lipani, presidente della Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio, ci tiene a ringraziare La Nazione per i 30mila euro raccolti dal nostro giornale e utilizzati dall’associazione per comprare un nuovo veicolo Renault adibito al trasporto disabili con carrozzina.
I danni che la Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio ha subito nell’alluvione del 2 novembre scorso sono stati ingenti. Trecento mila euro la stima. Un terzo di tutti i veicoli che l’associazione possedeva sono andati distrutti. Per non parlare di tutti gli strumenti utilizzati per l’assistenza alla popolazione.
"Reperire quello che abbiamo perso è difficile. Ma grazie alle associazioni che ci hanno aiutato e soprattutto alla vostra generosa donazione - sottolinea il presidente - siamo riusciti a recuperare parte di ciò che è andato distrutto".
C’è anche sconforto però. "Dalle istituzioni, dalla regione, dal governo non abbiamo ricevuto nulla. Siamo ancora in attesa degli aiuti". Mentre ci parla il presidente della Pubblica Assistenza si trova alla manifestazione “Mai più 2 novembre 2023”. "Le centinaia di persone qui presenti sono arrabbiate. Molti non hanno ricevuto gli aiuti promessi. Sono esausti. E hanno paura che una tragedia del genere si possa ripetere".
Intanto, a Don Bledar Xhuli, parroco della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta a Capalle, sono stati consegnati i 17.500 euro raccolti nel corso della serata benefica “Quanta fretta! Ma dove corri…”, lo scorso 17 maggio al Teatro Puccini di Firenze. I soldi saranno destinati alle famiglie colpite dall’alluvione.
Oltre alla paura però la voglia di ripartire. "Dopo l’estate, visto che ancora stiamo affrontando tutti i problemi che l’alluvione ci ha creato, vogliamo fare una festa - ci dice il presidente - Inviteremo tutti coloro che ci hanno aiutato. Per dire grazie, perché solamente con le vostre donazioni e la vicinanza delle persone siamo riusciti a rialzarci".
Remy Morandi