REDAZIONE FIRENZE

Il nuovo regolamento. C’è il piano salva edicole. Meno souvenir in centro. E pubblicità in periferia

Approvato dalla giunta, ora dovrà essere ratificato dal Consiglio. Il 70% della superficie di vendita sarà dedicata a quotidiani e riviste. Fuori dall’area Unesco potranno essere installati cartelloni con réclame.

Il nuovo regolamento. C’è il piano salva edicole. Meno souvenir in centro. E pubblicità in periferia

di Antonio Passanese

FIRENZE

Edicole trasformate in rivendite di souvenirs, dove quotidiani e settimanali sono nascosti negli anfratti, soverchiati da grembiuli che ritraggono il David con gli attributi in bella vista, da statuine colorate, improbabili stampe (non solo di Firenze), cappellini, magneti e altri oggetti che poco hanno a che fare con l’editoria. Per cercare di aiutare i giornalai, che da tempo vivono una fortissima crisi e per evitare che trasformino la loro attività (pur di sopravvivere) nella succursale di un negozio in cui comprare “ricordi“, Palazzo Vecchio ha ideato un piano – tra i primi in Italia – che prevede una regola molto semplice.

In pratica tutte le edicole di Firenze dovranno avere il 70% della superficie di vendita (compreso il fronte) dedicata alla mostra di giornali e prodotti dell’editoria in genere e non oltre il 30% dedicata all’esposizione di altri beni (espressamente indicati nel regolamento, comunque non alimentari). L’amministrazione ha anche stabilito, per chi non rispetta questa nuova norma, un sistema di sospensioni che possono arrivare alla decadenza della concessione di suolo pubblico per quelle in area Unesco. Le edicole invece fuori dall’area Unesco potranno adibire un lato del chiosco-edicola per l’installazione di impianti pubblicitari, nel rispetto del regolamento sulle esposizioni pubblicitarie del Comune, e ricavarne così sostentamento.

"La nostra amministrazione si è costantemente impegnata per tutelare e favorire le edicole non solo come luoghi vocati alla distribuzione di quotidiani, periodici e prodotti editoriale ma anche come punti di riferimento delle comunità di quartiere, luoghi di erogazione di servizi e informazioni, vere e proprie antenne nella città. Dopo la misura dell’abbattimento del suolo pubblico, che ha fatto scuola in tutta Italia, completiamo la nostra politica di sostegno alle edicole con questa nostra nuova iniziativa", ha spiegato il sindaco Dario Nardella.

E’ quanto prevede la terza parte del grande piano di riqualificazione del commercio su aree pubbliche con il quale Palazzo Vecchio da 2 anni sta ridisegnando la presenza e le modalità di svolgimento delle attività commerciali presenti in strade e piazza della nostra città. Dopo il primo step dedicato ai mercati coperti e il secondo a mercati rionali e fiere, adesso è stato infatti approvato in giunta - con una delibera dell’assessore al commercio Giovanni Bettarini che sarà sottoposta all’approvazione del consiglio comunale - il terzo step.

In questo modo, l’amministrazione spera anche di “ripulire“ il centro da tutta quella paccottiglia che ha preso il sopravvento sull’artigianalità, e da qualche anno anche su giornali e riviste che vengono posizionati non più sui ripiani esterni ma nascosti all’interno delle edicole che stanno via via perdendo la loro funzione principale. Va ricordato, comunque che il Comune di Firenze, per aiutare la categoria dei giornalai, prevede una serie di bonus e l’azzeramento dell’Imu.