Il paese piange Giovanni. Cordoglio e dolore sui social

Anche l’amministrazione si unisce al lutto: "Una tragedia, vicini alla famiglia" "Se avessi avuto in figlio l’avrei voluto come te" scrive un amico in rete.

Il paese piange Giovanni. Cordoglio e dolore sui social

Il paese piange Giovanni. Cordoglio e dolore sui social

"Avessi avuto un figlio l’avrei voluto così, come te". È uno dei commenti, toccanti, che si leggono sui social, scritti per ricordare Giovanni Gallori, 21 anni, il giovane di San Pancrazio morto mercoledì mattina nel terribile ribaltamento del minivan Mercedes Vito avvenuto lungo al A7 Milano Genova. Un tragico episodio sul quale è intervenuto anche il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi: "L’amministrazione comunale – ha detto - esprime le più sentite condoglianze per la prematura scomparsa del giovane Giovanni Gallori. E si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici rivolgendo un pensiero di vicinanza per la tragedia che li ha travolti". Di Gallori, appassionato di fotografia, e di viaggi, anche il ricordo social della Ssd Sancascianese Ciclismo", società sportiva nella quale aveva militato da giovanissimo. "Purtroppo dobbiamo dare una triste notizia. A seguito di un incidente è venuto a mancare Giovanni, un nostro ex corridore. Siamo increduli e senza parole per quanto accaduto. Sono notizie che nessuno vorrebbe sentire. Ogni ragazzo che è passato da noi ci ha sempre lasciato un bel ricordo e noi vogliamo ricordare Giovanni così, con il suo sorriso in sella alla sua bici che ride e scherza con i suoi compagni. Ci stringiamo forte alla famiglia in questo momento difficile". Lo sport era una delle passioni di Giovanni, come lo sci che lo aveva portato a concedersi qualche giorno di vacanza sulle piste di qualche località del Nord, mai raggiunta dal momento che la sua giovane vita si è interrotta sull’asfalto della A7 tra i caselli di Ronco Scrivia e Vignole in bilico tra Liguria e Piemonte. Morto in quel tragico ribaltamento del pullmino che occupava insieme ad altri quattro ragazzi, di età tra i 20 e i 24 anni, tutti feriti anche in maniera grave, due di loro residenti a Poggibonsi. A San Pancrazio prevale l’affetto del ricordo di lui e a stento viene trattenuta la rabbia per una scomparsa così prematura per un ragazzo che già aveva pagato pegno alla vita con la morte del babbo quando lui era ancora piccolo. Dalla Romola dove abitava con la mamma, "una donna che ha affrontato la vita con determinazione, durezza e amore, e maniche arrotolate per far vivere i figli in modo dignitoso", si legge sui social, e il fratello, il trasferimento in via Pian dell’Olmo a San Pancrazio per farsi nuovi amici e iniziare una nuova vita. Fatta di passione per la fotografia e per i viaggi. Una vita di paese fatta di attimi come la colazione al bar e le chiacchiere tra amici al circolo, la voglia di un lavoro, come quello alle mongolfiere, per cercare l’indipendenza e coltivare i sogni.

Andrea Settefonti