Il palazzo a porte girevoli: "Ci bussano anche di notte. I vicini non esistono più"

A Firenze, il palazzo di Ottavio Troiano in piazza del Mercato Centrale è cambiato in 30 anni: da famiglie a inquilini turistici, con conseguenze sul vicinato.

Quando Ottavio Troiano con sua moglie Carolina ha comprato casa in piazza del Mercato Centrale, nel cuore di San Lorenzo, era il 1996. Da allora sono passati quasi 30 anni e centinaia di inquilini sono passati per quel condominio. "Quando ci siamo trasferiti nel nostro palazzo c’erano tutte famiglie. Sei appartamenti su tre piani tutti abitati da residenti. Ora siamo rimasti in due", apre le spalle Troiano, insegnante e artista che ha fatto della sua passione per la pittura il suo lavoro. Tutto è cominciato all’alba degli anni Duemila. L’alba del cambiamento. Una delle sei residenti si è trasferita per lavoro e il nuovo acquirente ha comprato casa non per abitarci ma per affittare a turisti. Subito dopo, un’altra proprietaria è morta e anche quell’appartamento è finito in vendita. Da allora sono passati centinaia di turisti e studenti stranieri.

"Ora siamo rimaste solo due famiglie nell’intero palazzo – aggiunge Troiano –, il resto degli immobili sono gestiti da scuole per stranieri che ospitano studenti. Ogni tre o quattro mesi cambiano gli inquilini. Il risultato? Non abbiamo più vicini di casa e non sappiamo più chi condivide il nostro tetto".

Per rendersi conto delle difficoltà basta affacciarsi all’interno del palazzo. I cartelli valgono più di mille parole: "Non mangiare in ascensore". O anche "Non sbattere la porta", "Non suonare al campanello altrui".

"Una volta una ragazza ha bussato alla nostra porta: ha scambiato la porta di casa con quella del bagno ed è rimasta fuori. Il citofono era rotto e i suoi coinquilini non si erano nemmeno accorti della sua assenza. Ha dormito da noi".

Rossella Conte