FIRENZE
Cronaca

Il pallio a don Gambelli: "Il Papa mi incoraggia"

La consegna a Roma da parte di Bergoglio al nuovo arcivescovo di Firenze "Mi ha detto: so che sei stato un grande missionario, ora la tua missione è qui".

Il pallio a don Gambelli: "Il Papa mi incoraggia"

Il pallio a don Gambelli: "Il Papa mi incoraggia"

di Pier Francesco Nesti

L’intensa settimana per la chiesa fiorentina, quella dell’insediamento del vescovo Gherardo Gambelli, si è conclusa ieri con la consegna, da parte di Papa Francesco, del pallio durante la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro a Roma. Come da tradizione, infatti, in occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, il Pontefice ha benedetto e consegnato ai nuovi arcivescovi metropoliti i palli, simbolo del legame speciale fra il Vescovo di Roma e le singole arcidiocesi metropolitane. "Papa Francesco – ha raccontato Gambelli – ha voluto incoraggiarmi, ancora una volta: vai avanti, mi ha detto, so che sei stato un grande missionario, adesso la tua missione è qui e devi portarla avanti". E che per la Chiesa fiorentina siano giorni importanti, lo dimostrano anche le nomine concordate dallo stesso Gambelli con il suo predecessore, il cardinale Giuseppe Betori: don Claudio Baldini sarà il nuovo segretario, don Stefano Casamassima il cappellano di Sollicciano mentre don Paolo Arzani (adesso a Santa Lucia al Prato) è destinato a sostituire Gambelli come parroco alla Madonna della Tosse. Nomine che rispecchiano la linea voluta dal vescovo Gherardo che, almeno inizialmente, sembrerebbe intenzionato a dare un segnale di continuità con quanto fatto da Betori.

In precedenza Gambelli era stato a Barbiana, nell’anniversario della morte – il 26 giugno – di don Lorenzo Milani dove ha concelebrato una messa insieme al consiglio pastorale dei cappellani delle carceri. Appuntamento voluto dalla Fondazione Don Milani e al quale il vescovo Gherardo ha risposto subito "per fare memoria – lo ha ripetuto più di una volta - del bene che don Lorenzo ha compiuto nella sua vita terrena". Adesso gli impegni in Diocesi con l’obiettivo, riprendendo le parole da lui pronunciate che "la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo". Due anni dopo, proprio a Barbiana, Papa Francesco aveva chiesto ai fedeli riuniti davanti a lui di "pregare" perché "potesse prendere esempio da don Milani". Quell’esempio sottolineato dal vescovo Gherardo mercoledì nell’ennesima giornata densa di emozioni in quello che non è un paese, ma una chiesa con la canonica e poche case sparse nei dintorni. L’essenziale.