Il Festival dell’Acqua si chiude oggi alla Fortezza da Basso con un incontro che vedrà la partecipazione dei sei gestori idrici della Toscana, tra cui Publiacqua. L’evento sarà un’occasione per fare un bilancio sui primi 25 anni di concessione del servizio idrico integrato, con la Toscana che è stata la prima regione ad applicare la legge Galli.
Verranno anche affrontate le sfide future, che richiedono investimenti, innovazione ed una particolare attenzione al cambiamento climatico. Il dibattito, moderato dalla capocronista de La Nazione, Erika Pontini, inizierà alle 11.30 nella Sala Tevere della Fortezza da Basso. Tra i partecipanti Alessandro Brogi, presidente di Gida spa, Vincenzo Colle, presidente di Gaia spa, Andrea Guerrini, componente del collegio Arera, Alessandro Mazzei, direttore di Ait (Autorità idrica toscana), Simone Millozzi, presidente di Acque spa; Nicola Perini, presidente di Publiacqua e presidente di Confservizi Cispel Toscana, Carlo Polci, presidente di Nuove Acque spa, Roberto Renai, presidente di Acquedotto del Fiora e Stefano Taddia, presidente di Asa Livorno. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Ieri, intanto, durante la seconda giornata del Festival, Utilitalia — la federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici di acqua, ambiente, energia elettrica e gas in Italia — ha presentato un piano di proposte. Il cosiddetto "Patto per l’Acqua" ha l’obiettivo di migliorare la resilienza delle reti idriche, garantire servizi di qualità ai cittadini e adattare il sistema ai cambiamenti climatici.
"Attraverso questa iniziativa – ha spiegato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni si sono impegnate a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del cambiamento climatico e hanno chiesto al Governo di accompagnare questo percorso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere".
Un messaggio è stato inviato anche dal ministro per le Imprese del Made in Italy Adolfo Urso, che ha definito "l’acqua un bene essenziale non solo per la vita quotidiana di ogni cittadino, ma anche per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità e per l’intera economia nazionale. I cambiamenti climatici – ha aggiunto – purtroppo stanno trasformando il nostro rapporto con questa risorsa preziosa ed è nostra responsabilità garantirne una gestione sicura ed efficiente, minimizzandone gli sprechi anche attraverso la promozione dell’uso consapevole". "Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini possiamo costruire un sistema capace di affrontare le sfide attuali e prepararsi al futuro", ha concluso il ministro Urso. Durante la giornata di dibattito è intervenuto in videocollegamento anche l’europarlamentare Dario Nardella.
Oggi la conclusione dell’appuntamento con l’incontro che vede la partecipazione dei sei gestori idrici della Toscana.
mo.pi.