FIRENZE
Cronaca

Il patto per l’arte salva il circolo. Base e la casa del popolo riaprono: "Una vittoria per San Niccolò"

Il collettivo di artisti si trasferisce nella storica Unione Ricreativa dei Lavoratori, l’ultima di tutto il centro. Oggi l’inaugurazione della mostra con l’artista Jason Dodge. "Il rione si è mobilitato per salvare la cultura".

Il patto per l’arte salva il circolo. Base e la casa del popolo riaprono: "Una vittoria per San Niccolò"

Una delle ultime iniziative del collettivo Base in San Niccolò

di Olga Mugnaini

‘Base’ ha perso la sede, ma ha vinto l’intero quartiere. Il collettivo di artisti nato nel 1998 con uno spazio in via San Niccolò, dopo 26 anni è stato sfrattato a causa dell’aumento del canone di affitto. Ma quella che sembrava la fine di una gloriosa avventura d’arte contemporanea, è diventata invece un’occasione di riscatto per l’intera zona dell’Oltrarno, che ha fatto rete per difendere questo patrimonio. A cominciare dalla Casa del popolo, proprio di fronte all’ex galleria di Base, forse l’ultima rimasta in città, che adesso mette a disposizione i locali per ospitare gli artisti e le loro opere. Il nuovo capitolo del collettivo inizia oggi pomeriggio con quello che si chiama ’temporary space’ alla Casa del popolo in via San Niccolò 33, che in via straordinaria apre dalle 17 alle 21, col progetto dell’artista americano Jason Dodge che ha pensato a interventi e presenze per l’intero quartiere. Aperto a tutti, l’incontro sarà anche l’occasione per partecipare attivamente al dibattito sul ruolo della cultura a . Fra i soci del collettivo basti ricordare Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi Stefano Arienti, Richard Long, Nicole Miller, Liliana Moro, Lawrence Weiner ed Erwin Wurm, insieme al critico e curatore Lorenzo Bruni, ancora alla guida della rinascita di Base.

"Con la notizia della chiusura è successo un fatto straordinario - racconta Bruni - perché sono venuti da tutta la città a manifestare la loro attenzione per Base, ed è nata spontanea l’idea di questa disponibilità di spazi in maniera temporanea in vari luoghi, a iniziare dalla Casa del popolo che è diventata il centro di gravità del progetto, col personale del circolo che informerà e sarà tramite delle iniziative dell’artista".

Ma gli interventi di Jason Dodge si potranno trovare disseminati in tutta San Niccolò, fra manifesti, libri, oggetti, cartoline nei negozi, piccole azioni nelle strade e piazze. "Del resto anche la Casa del popolo quest’estate ha rischiato di chiudere - continua Bruni - e anche loro hanno sentito il bisogno di resistere e lavorare sul quartiere, perché sono l’ultima casa del popolo in città, le altre sono tutte fuori". Nei prossimi mesi Base si espanderà nel vicino Hotel Silla e al ristorante Del Bricco, dove c’è un libro con tutte le firme degli artisti passati negli anni da Base. Questa modalità itinerante proseguirà nei prossimi mesi nella vetrina di un hotel vicino al Ponte Vecchio, un intervento in una piccola chiesa sconsacrata con splendidi affreschi del Cinquecento, vicino a Settignano. "Insomma, il collettivo Base non ha più la sua galleria di San Niccolò ma lavora sul tessuto cittadino - conclude il coordinatore –, operando sulla dimensione site specific".