FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Il ’picconatore’ Santarelli : "Ho dormito il sonno dei giusti. Le dimissioni? Non vedo perché"

Dalla lista Funaro a Noi Moderati, il consigliere: "Nessun trasformismo". Ceccarelli duro: "E’ come don Abbondio". Le critiche alla giunta "spostata a sinistra". "La chiamata a Nardella? Volevo spiegare. E da FdI ho solo salutato". .

Santarelli, ha dormito bene ieri notte dopo l’uscita dalla maggioranza? "Molto bene, sia io che il mio cane. L’uscita dalla maggioranza è stato un passaggio sofferto per il bene che voglio a Dario Nardella, dovuto per quello che stavo subendo e per non arrecare un danno alla sindaca Funaro. Ma motivato dalla coerenza col mio percorso politico e di vita, senza voler inseguire alcun ritorno di interessi personali. Ora sono sereno e sollevato, anche perché ho ricevuto solo un messaggio da un cittadino che mi ha accusato di tradire il mio mandato da consigliere. Poi, solo centinaia di attestati di stima, da Firenze, Arezzo fino all’Emilia, di persone che hanno compreso quanto sia il consigliere dei cittadini e non della politica partitica. Guardi che la mia è una scelta controproducente…".

Sicuro? "Potevo benissimo rimanere in maggioranza, ma non è nel mio stile agire in malafede".

Ha lamentato di aver ricevuto delle offese... "Purtroppo sì, da dentro il consiglio comunale. Sono stato definito dalla maggioranza un rompic.... La sindaca, dopo il mio question time per l’assessore Giorgio rimasto a candire per 75 giorni su via Carducci, mi scrisse settimane fa che ‘in maggioranza i problemi si affrontano senza mettere le dita negli occhi al sindaco’".

Ma perché parlare ore prima del suo passaggio all’opposizione anche con l’ex sindaco Nardella? "A Dario voglio bene, ho fatto un mandato con lui da capogruppo con grande spirito di servizio. Ho rispetto dei rapporti personali, per cui per lealtà e trasparenza ho sentito di dovergli dettagliare le ragioni di una decisione a lungo meditata, che mi ha tenuto sveglio la notte". Sì, ma lei è stato eletto con la lista Funaro. E i suoi rapporti con la sindaca? "Dall’elezione non ho mai ricevuto una chiamata per condividere scelte politiche. Va detto però che non ero il capogruppo della sua lista civica, non era quindi tenuta a farlo. Mi ha contattato per redarguirmi dopo aver presentato la mozione che chiedeva maggiore sicurezza in Sant’Ambrogio, questo sì, o in occasione della mozione Pd che contestava i decreti sicurezza del governo Meloni. O ancora per il post sui social legato alla vicenda del risotto da 100euro al ristorante".

Scusi, che ci stava a fare quindi seduto tra i banchi della maggioranza? "Non credevo che il baricentro della giunta fosse così spostato a sinistra. Con Nardella c’era spazio per l’anima moderata e riformista. In questa maggioranza Pd-Avs Ecolò non si può esprimere un pensiero diverso dal loro".

Un’accusa forte. "Basta un esempio. In campagna elettorale Funaro sventolava cartelloni a favore dell’aeroporto, per poi non citare Peretola in aula durante il discorso sul programma di mandato. Tanto che il Pd ha bocciato un ordine del giorno a favore dell’ampliamento solo perché Avs è contrario al progetto".

Perché non si è dimesso? "A Michela Monaco non è stato chiesto di dimettersi quando passò dalla Lega in maggioranza, anzi. L’hanno premiata con tanto di delega speciale. Senza il suo voto sarebbe saltata l’approvazione del piano operativo e del bilancio. Se un consigliere cambia casacca a favore della maggioranza è un illuminato irredento, mentre uno che fa il percorso inverso un voltagabbana?".

Non è trasformismo e incoerenza politica passare dal centrosinistra al centrodestra? "È successo in tantissimi casi, non ci vedo niente di male".

Pd e soci hanno borbottato dopo il suo avvistamento nel giorno dell’inaugurazione della sede di FdI, lo sa? "Che polemica sterile. Abito nelle vicinanze, ero a passeggio col cane, in tuta, insieme a un’amica. Mi son trovato lì, che faccio non saluto i colleghi?".