"Il porto di Livorno resti con la sua vocazione"

Il presidente dell'Autorità portuale di Livorno, Luciano Guerrieri, ribadisce l'importanza che il Terminal Darsena Toscana mantenga la sua vocazione merceologica nonostante le attività secondarie. Preoccupazioni nella comunità portuale livornese hanno spinto associazioni di categoria a chiedere impegni precisi per il futuro.

"Il porto di Livorno resti con la sua vocazione"

"Il porto di Livorno resti con la sua vocazione"

"Sebbene nessuno voglia contestare il diritto del concessionario di affiancare alla movimentazione dei container quella di attività secondarie, non c’è dubbio che Terminal Darsena Toscana debba mantenere intatta la propria vocazione merceologica". Lo ha ribadito il presidente dell’Autorità portuale di Livorno Luciano Guerrieri (nella foto) al cluster portuale riunito nell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare in merito allo scalo di navi ‘car carrier’ al Terminal Darsena Toscana di Grimaldi (principale terminal container del porto toscano) e la movimentazione di migliaia di auto nuove, che aveva innescato preoccupazioni nella comunità portuale livornese, tanto da aver spinto alcune associazioni di categoria (Asamar, Cna Fita Livorno, Confetra Toscana, Confindustria Toscana Centro e Costa, Lega Coop Toscana e Spedimar) a chiedere impegni precisi per il futuro.