CLAUDIO CAPANNI e CARLO CASINI
Cronaca

Bimba scomparsa, il post con la minaccia: "Ricordate che in Perù avete una famiglia"

Gli inquirenti acquisiscono un post su Facebook di alcuni occupanti. La madre: "È stata rapita dall’uscita secondaria dell’hotel. Era sempre chiusa a chiave. Sabato invece è rimasta aperta"

La mamma della piccola Kata

Firenze, 13 giugno 2023 – "Venganza". Vendetta in italiano. Per la famiglia della piccola Kata Chicllo Alvarez, è stato questo a spalancare il buco nero che sembra essersi inghiottito la loro bambina. Ed è proprio sulla pista della ’venganza’ si sta spostando l’attenzione. Ieri gli inquirenti hanno acquisito un post pubblicato sui social da alcuni degli altri inquilini peruviani, una famiglia di almeno otto persone, che occupa l’ex hotel Astor: ieri alcuni di loro mancavano all’appello. Parole in spagnolo lanciate in pasto alla rete domenica, mentre la città si stava mobilitando per dare la caccia alla piccola Kata e che oggi suonano come un invito all’omertà. Il senso in italiano: "Ricordatevi che in Perù avete una famiglia". Il tutto seguito da un’emoticon che ride e da un’altra che festeggia. Una minaccia oppure parole fraintese? Le indagini sono in corso e il riserbo è massimo. Intanto a parlare è la mamma della piccola Kata, Katherine di 26 anni che ieri ha tappezzato il quartiere di foto della figlia, prima di essere ascoltata in procura per tre ore e mezzo.

Katherine, perché Kata non si trova più?

"Crediamo che l’abbiano rapita".

Ci sono stati screzi con altri occupanti?

"Quattro mesi fa il mio compagno ebbe una discussione con un vicino che faceva confusione. Fu picchiato e minacciato con un coltello. In un altra occasione invece altri occupanti hanno protestato perché volevano il nostro appartamento".

Ma siete mai stati minacciati?

"Per l’appartamento sì. Ma nessuna minaccia riguardava nostra figlia".

Cosa vi hanno detto i carabinieri?

"Per ora non sappiamo nulla. Mi hanno solo fatto vedere un filmato che mostra Kata affacciarsi fuori dal cancello e poi rientrare. L’ho riconosciuta, era lei. Poi non abbiamo saputo più nulla. So che la stanno cercando, ma non abbiamo altre novità. A loro abbiamo detto chi pensiamo possa essere stato".

Chi?

"Qualcuno che vuole vendicarsi di qualcosa. Ma non sappiamo cosa".

Avete visto altri filmati che mostrano vostra figlia?

"No. Ma fra le segnalazioni ci hanno detto che hanno visto Kata su un bus con due donne e un uomo. Dicono che fosse vestita con un abito da festa. Vestiti diversi da quelli che aveva quel giorno, può darsi che qualcuno l’abbia cambiata per non farla riconoscere, ma non ci sono immagini".

Esiste un’uscita particolare dell’hotel dalla quale pensate possa essere stata presa?

"Si esiste una porta secondaria rispetto a quella principale (quella con la scritta Hotel sopra ndr). Solitamente è sempre chiusa a chiave perché dietro ci abita una persona. Il giorno in cui Kata è scomparsa invece era aperta".

Pensate sia uscita da lì?

"Sì, penso di sì. Deve essere uscita con un adulto, forse qualcuno che conosceva di vista. Da sola non l’avrebbe mai fatto. Andavano solo a scuola o ai giardini, ma la accompagnavamo noi".

Cosa temete adesso?

"Chi chi l’ha presa non sappia come gestirla, come accudirla e che possa accaderle qualcosa di male".