
Il momento della consegna delle Chiavi della città da parte della sindaca Sara Funaro ad Alessandro Barbero
"I programmi di storia a scuola hanno troppe poche ore. Sono stati ridotti. Finché un insegnante si trova con un programma immenso e poche ore settimanali, potrebbe far la scelta di sacrificare alcuni momenti. Ma questo non funziona perché la storia è un tessuto. La risposta è avere più ore per studiare la storia". Alessandro Barbero, piaccia o no, quando parla non spiega, incanta. Una volta di più, ieri, a Palazzo Vecchio, rispondendo alla domanda di una studentessa. L’occasione? La consegna delle chiavi della città di Firenze, "grazie a un linguaggio chiaro e avvincente, alla sua finezza di storico e di narratore, ha fatto appassionare alla storia migliaia di persone, di tutte le età, conquistate dal suo straordinario talento e dalle grandi doti comunicative. Con le sue ricerche, i suoi libri, le sue conferenze, ha illuminato epoche e personaggi della storia, anche fiorentina, trasformandoli in un racconto vivo, appassionante, permettendoci di comprendere meglio il nostro passato e di leggere il tempo presente con una nuova consapevolezza". Emozionato, Barbero ha detto che "è la Firenze medaglia d’oro della Resistenza che mi dà le chiavi, è un grandissimo onore". "È una città senza pari al mondo - ha aggiunto -. una città che ha prodotto una straordinaria civiltà, continuamente attraversata da conflitti, anche violentissimi. Posso dire che il conflitto non è una cosa che una civiltà debba cercare di sopprimere, di eliminare se vuole essere grande, al contrario. La civiltà fiorentina del Medioevo del Rinascimento è stata prodotta da uomini e donne che vivevano in conflitti durissimi e sapevano che quello era il modo di stare al mondo". A consegnare le chiavi al professore, per la prima volta dal suo insediamento, è stata la sindaca Sara Funaro. "Per me è un motivo di orgoglio poter dare le mie prime chiavi della città a Barbero - ha detto -. È un uomo che è riuscito con la sua attività e con il suo fascino e nella sua passione per la storia a far avvicinare tantissime persone a partire dai ragazzi che devono essere sempre il nostro primo obiettivo. Lui è riuscito a riportare al centro quello che troppo spesso viene considerata una una cosa in più, una cosa anche un po’ polverosa, lui è riuscito a renderla attuale e attrattiva".