Piccoli gesti per un grande cambiamento. Può definirsi così l’attività del Progetto Agata Smeralda, attivo da decenni per portare aiuti concreti nelle regioni più povere del mondo sostenendo i missionari fiorentini o anche qui a casa nostra quando le condizioni lo impongono. Ogni ottobre il Progetto organizza e promuove, nell’ambito della sua festa annuale, il premio “Prima di tutto la Vita”.
In questo 2024 pieno di cambiamenti per la diocesi di Firenze, la scelta non poteva che ricadere su una figura che ha fatto dell’essere missionario una precisa scelta di vita. Chiaro il riferimento al nuovo arcivescovo, monsignor Gherardo Gambelli. "La sua nomina, infatti, è un avvenimento prestigioso e autorevole per la nostra Firenze, ma anche e soprattutto per il Progetto Agata Smeralda – dice il presidente Mauro Barsi – che ha sempre considerato, monsignor Gherardo, un fratello, oltre che un amico. Per questo e altri motivi, abbiamo deciso di assegnare il premio “Prima di tutto la Vita” al nuovo arcivescovo per il suo servizio missionario di undici anni in mezzo ai più poveri tra i poveri e al nostro fianco, nella poverissima periferia del Ciad, ma anche per il suo impegno in favore dei carcerati tanto in Africa, quanto nella nostra Firenze, a Sollicciano. Un incarico portato avanti con abnegazione, passione e dedizione fuori dal comune, sempre al fianco degli ultimi, dei dimenticati e degli indifesi. Una figura di spicco che ha incarnato e incarna tutt’ora al meglio gli ideali che da sempre muovono il Progetto Agata Smeralda".
L’appuntamento per tutti è dopodomani, domenica, alle 15,30, nella basilica della Santissima Annunziata, per la festa dell’associazione e la consegna del riconoscimento. Il programma prevede, fra gli altri momenti, l’accompagnamento musicale del Piccolo Coro del Melograno, diretto da Laura Bartoli, e le testimonianzedi alcuni missionari sostenuti nella loro attività dal Progetto Agata Smeralda. Alle 17,30, infine, la messa solenne presieduta dall’arcivescovo Gherardo.