E’ il poeta Milo De Angelis il vincitore della XX edizione del ‘Premio letterario internazionale Carlo Betocchi-Città di Firenze’. Così ha deciso la giuria presieduta da Marco Marchi e composta da Sauro Albisani, Anna Dolfi, Antonia Ida Fontana, Francesco Gurrieri, Gloria Manghetti e Maria Carla Papini.
La cerimonia di consegna del premio si terrà domani alle 17, nell’Auditorium Giovanni Spadolini di Palazzo del Pegaso, con il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Dopo l’introduzione del presidente della giuria Marco Marchi sono previste le letture di Fabio Facchini e un momento musicale con l’esibizione del ‘Florence Lilium Duo’, Feyza Nur Sağliksever al flauto e Tommaso Tarsi alla chitarra.
L’accesso all’iniziativa è gratuito. Sarà necessario il ‘Green pass’.
Milo De Angelis, nato a Milano nel 1951, è un poeta tra i più rilevanti e apprezzati del panorama italiano contemporaneo. Giovanissimo esordisce con i versi di Somiglianze (Guanda 1976), cui segue la raccolta Millimetri (Einaudi 1983) e quindi, tutte edite da Mondadori, Terra del viso (1985), Distante un padre, Biografia sommaria, Tema dell’addio, Quell’andarsene nel buio dei cortili, Incontri e agguati, fino alla recente Linea intera, linea spezzata. Nel 1977 De Angelis ha fondato e diretto la notevole rivista di poesia “Niebo”, rimasta attiva fino al 1980, mentre come saggista ha raccolto i suoi testi di quegli anni in Poesia e destino (Cappelli 1982).
Nel 2008 è uscita nella collana degli Oscar, a cura di Eraldo Affinati, la raccolta completa delle Poesie, seguita nel 2017, ancora presso Mondadori, da Tutte le poesie 1969-2015, a cura di Stefano Verdino.
Alla produzione poetica De Angelis ha affiancato un’intensa attività di traduttore dal francese e dalle lingue classiche. Le sue interviste sono riunite nei volumi Colloqui sulla poesia (2008) e La parola data (2017), entrambi con DVD di Viviana Nicodemo. L’Archivio e la Biblioteca privata di Carlo Betocchi sono conservati all“Archivio Contemporaneo A. Bonsanti” del “Gabinetto Scientifico-Letterario G. P. Vieusseux”.
Olga Mugnaini