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Il preventivo 2025 fa litigare opposizione e Giunta. L’accusa: "Soltanto annunci". La replica: "È falso"

"A Rignano non piovono polpette, ma montagne di finanziamenti dalla Regione. Ma davvero è così?" Il gruppo di opposizione...

"A Rignano non piovono polpette, ma montagne di finanziamenti dalla Regione. Ma davvero è così?" Il gruppo di opposizione Insieme per Rignano mette in dubbio l’entusiasmo della giunta comunale nel raccontare il bilancio preventivo 2025 - 2027 appena approvato. Ciò che appare chiaro, dicono i consiglieri, "è l’incapacità tecnica e politica di spendere le risorse già finanziate e di realizzare i progetti annunciati nel programma elettorale. A metà mandato, basta guardarsi intorno per rendersi conto che è stato fatto poco o niente". Un esempio? "Il centro sociale L’Aquilone: il finanziamento è arrivato a gennaio 2023, il progetto è stato approvato solo ad agosto 2024 e ora dovrebbero cominciare i lavori. Dopo due anni". L’amministrazione Certosi, dicono ancora, "ha inserito a bilancio il progetto della scuola primaria e della piscina per un totale di 1,5 milioni di euro, prevedendo un finanziamento regionale da oltre 1 milione che ancora non c’è: l’amministrazione ha presentato i due progetti al bando per l’efficientamento energetico, aperto a tutti i 273 Comuni toscani, ma i risultati saranno pubblicati solo nei prossimi mesi". Dal bilancio poi, "manca il teatro Bruschi, tanto acclamato in campagna elettorale". Chiedono al sindaco "trasparenza e la verità su ciò che è realmente progettabile e realizzabile".

Replica l’assessore al bilancio Francesco Martini (a sinistra nella foto con il sindaco Certosi): "Lo scorso anno Insieme per Rignano affermava che il bilancio di previsione mancava di politica e che non saremmo riusciti a intercettare finanziamenti. Quest’anno votano contro un bilancio che contiene tutti quei progetti. Le mere contestazioni tecniche aggravano solo il lavoro dei nostri uffici. Citano i due anni per far partire i lavori all’Aquilone, senza citare quelli precedenti per farlo ammalorare", anni in cui l’attuale opposizione era al governo. "A metà mandato - conclude Martini - mi sento di dire che le parti del programma che non hanno ancora copertura sono davvero poche e per tutte abbiamo già le idee".

Manuela Plastina