Sandro
Rogari
aumento del prezzo d’ingresso agli Uffizi a 25 euro è giustificato dall’aumento dei costi di gestione. Tuttavia, ha l’effetto di fare degli Uffizi uno dei Musei più cari al mondo. È vero che fra marzo e novembre
i visitatori sono in larga prevalenza stranieri che non saranno dissuasi dai cinque euro in più. Ma, almeno sul piano simbolico, qualsiasi aumento di prezzo dovrebbe trovare il corrispettivo in una offerta aggiuntiva. Questa può avvenire su un doppio binario, cui si lega il futuro degli Uffizi: il progetto grandi Uffizi e quello degli Uffizi diffusi. Il primo è di antica data e la dice lunga sulla capacità di questa città di perdersi in chiacchiere senza tempo: risale addirittura alla metà degli anni ’60, soprintendente Bemporad che, per primo, lo promosse. Fa male dire che il primo progetto si colloca 60 anni fa e che il cantiere è ancora aperto. Ma purtroppo è la realtà. Lo dico con tutta la consapevolezza che è difficile intervenire con lavori strutturali di allargamento mentre il Museo resta aperto. A ben pensarci, quella degli Uffizi è una tempistica che potremmo mettere in parallelo con l’aeroporto di Firenze. Potremmo scriverne storie parallele: grandi Uffizi e grande aeroporto a confronto. Ma sarebbe una triste storia. Comunque, ai tempi di Bemporad, e fino a pochi anni fa, sarebbe stato considerato blasfemo anche il solo pensare agli Uffizi diffusi: progetto che da un lustro è all’odg e con buone motivazioni. Anzitutto, perché il patrimonio inaccessibile nei depositi degli Uffizi è enorme. Poi perché poli museali differenziati collocati nell’area metropolitana garantirebbero un’attrattiva a quest’ultima, anche in termini di flussi turistici. Di massima sembra più convincente il progetto di una seconda sede degli Uffizi, meglio se in un edificio monumentale che sia servito da ottimi collegamenti col centro. Si tratta di un progetto che va pensato non secondo la logica della riproposizione di un Museo di secondo livello, ma in chiave tematica. Deve essere originale e rappresentativo di se stesso. E, si raccomanda, realizzato in tempi ragionevoli.