
Il prof della bestemmia torna a lavorare "Togliere la sanzione"
Giù le mani dal professor Zolesi, punito per aver bestemmiato sui social. "E’ un ottimo insegnante. Otto giorni di sospensione sono spropositati. Gli effetti della sanzione vanno cancellati". Lo chiedono a gran voce i colleghi, una trentina, che ieri si sono dati appuntamento in via Mannelli, davanti all’Usr. #iostoconzolesi. E ancora: "Non me lo merito", scritto su striscioni, magliette. Addirittura sul viso. Pure l’ormai famosa stola sanremese della Ferragni viene utilizzata per l’occasione: "Pensati Zolesi". Il docente di matematica dell’Itt Marco Polo, che è anche consigliere al quartiere 4, si era lasciato andare ad una espressione ‘decisamente colorita’ per esprimere il suo disappunto di fronte al cambio di denominazione del Ministero della pubblica istruzione, che ora è anche ‘del merito’. Dopo lo scivolone social si era subito scusato. Ma non è bastato.
Mariella Bartoli parla a nome dei docenti partecipanti al presidio: "Filippo è un ottimo insegnante, una persona correttissima, equilibrata, che in collegio docenti trova sempre la mediazione. È un formatore attento ai ragazzi, portatore di valori forti. Non è mai stato divisivo o irrispettoso". Al presidio anche colleghi di partito, come Francesco Torrigiani, consigliere al quartiere 1 per Sinistra progetto comune: "Una sanzione ingiustificabile e sproporzionata. Filippo ha scritto il post fuori dall’orario di lavoro e si è prontamente scusato, nel caso in cui abbia offeso delle sensibilità religiose. Siamo qui per dirgli che stiamo dalla sua parte e che vogliamo che gli effetti della sanzione siano cancellati. Quel che è successo rappresenta un avvertimento preoccupante, indice del clima che respiriamo". Al sit-in anche la Cgil: "Zolesi, che si era subito scusato per l’errore, ha subito una sanzione ingiusta. Dal presidio è partito un messaggio forte da parte della comunità scolastica ferita: chiediamo all’amministrazione di ascoltarlo".
Elettra Gullè