REDAZIONE FIRENZE

Il rapinatore del rider ha appena quindici anni

Preso dopo aver accoltellato un fattorino pakistano. La protesta dei colleghi

FIRENZE

Per un rider accoltellato ad una gamba e rapinato domenica pomeriggio vicino alla stazione, la polizia ha arrestato un minore di origine straniera. Il ragazzo, 15 anni, tunisino, è accusato di rapina aggravata in concorso con un complice al momento rimasto ignoto.

La vicenda avrebbe avuto come teatro la zona di fronte alla stazione di Santa Maria Novella, nei pressi di un fast food.

Secondo quanto ricostruito, intorno alle 15.30, i due giovanissimi si sarebbero avvicinati ad un gruppetto di rider in attesa di partire per le consegne. Dopo aver scambiato due chiacchiere, uno dei ragazzi avrebbe spruzzato dello spray al peperoncino, mentre l’altro, dopo aver puntato un coltello a serramanico sulla coscia di un 24enne pakistano, avrebbe sfilato a quest’ultimo il telefonino dalla tasca, ferendolo inoltre alla gamba.

La scena non è naturalmente passata inosservata ai passanti: le urla della vittima non hanno richiamato solo l’attenzione di diversi suoi colleghi di lavoro, ma anche quella di alcuni venditori senegalesi. Rider e senegalesi coalizzati contro i due giovani rapinatori: stava nascendo un parapiglia quando proprio in quel momento una ‘pantera’ della polizia ha svoltato l’angolo entrando nella piazza. A questo punto gli aggressori, vista la mala parata, si sarebbero dati alla fuga abbandonando a terra il bottino del colpo, recuperato e subito restituito al rider.

I fuggitivi si sono poi separati e all’altezza di piazza Adua, nascosto dietro ad una siepe, gli agenti delle volanti di via Zara hanno bloccato proprio quello che pochi istanti prima avrebbe ferito il rider con una lama.

Dalla stessa siepe è saltato fuori la probabile arma del delitto, ovvero il coltello, oltre ad un altro cellulare di dubbia provenienza (risultato poi sparito ad una turista inglese). Il giovane è finito in manette. La polizia indaga ora per identificare il complice dell’arrestato.

Il rider colpito alla coscia nel frattempo è stato soccorso e accompagnato all’ospedale di Santa Maria Nuova da dove è uscito nella stessa giornata con un quindicina di giorni di prognosi. Oltre che della rapina, il minore fermato dovrà rispondere anche dei reti di lesioni aggravate, porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e, infine, della ricettazione del cellulare recuperato nella siepe.

Ma l’episodio ha scatenato anche la reazione dei rider, che da diverso tempo sono ormai il bersaglio di balordi: sempre in strada, spesso da soli, con smartphone e biciclette di valore, rappresentano un bersaglio appetibile per chi ha poco da perdere.

Durante le operazioni di identificazione del fermato, una cinquantina di rider si sono radunati fuori dalla questura: un gesto di solidarietà verso il collega ma anche di protesta per le loro condizioni di lavoro.

ste.bro.