Il restauro dei cittadini . Da pollaio abbandonato a parco per le famiglie

L’iniziativa dei residenti di San Michele stanchi di non avere un giardino. Il parroco ha aiutato fornendo un terreno in comodato che era in disuso.

Il restauro dei cittadini . Da pollaio abbandonato a parco per le famiglie

L’iniziativa dei residenti di San Michele stanchi di non avere un giardino. Il parroco ha aiutato fornendo un terreno in comodato che era in disuso.

Nasce a San Michele a Torri ‘il giardino fai da te’. Ci hanno pensato i residenti, stanchi di non avere in una frazione, che pure si trova nella zona collinare, uno spazio verde per far giocare i bambini e scambiare quattro chiacchiere. L’abitato si sviluppa infatti lungo via del Canto alle Gracchie, ossia la provinciale delle colline, dove le auto transitano a velocità piuttosto sostenute.

"Alla fine – racconta Stefano Innocenti, uno dei cittadini che ha lavorato per realizzare il giardino – ci siamo messi tutti insieme e abbiamo dato gambe alla nostra idea". Il primo passo è stato individuare l’area. Per questo è stato fondamentale l’aiuto del parroco di San Michele, don Luca Carnasciali che ha aiutato i residenti di San Michele, fornendo loro in comodato un terreno vicino alla chiesa. Lo spazio un tempo era stato probabilmente l’orto e il pollaio a servizio della canonica o del vicino circolo Mcl. "Abbiamo lavorato per risistemarlo – racconta ancora Stefano Innocenti – tutti insieme: era un groviglio di rovi ed erbacce. Alla fine abbiamo tagliato l’erba, messo dei festoni, delle sedie. Ed è nato il primo giardino pubblico di San Michele a Torri. L’abbiamo inaugurato domenica scorsa, giorno di San Michele, il patrono della frazione".

I cittadini non hanno ancora finito. L’obiettivo è quello di mettere un’altalena e uno scivolo per far giocare i bimbi, stare tutti insieme. Un centro di aggregazione per tutta la frazione, che ne aveva bisogno. "Siamo orgogliosi del nostro lavoro – ha concluso Stefano Innocenti – perché il giardino può accogliere i bambini invece di farli stare vicino alla strada. E’ uno spazio di aggregazione dove tutta la frazione si può ritrovare". San Michele è una frazione collinare un po’ atipica, il nucleo abitato corre lungo la strada principale, la chiesa si trova accanto alla fattoria, che è l’insediamento storico della zona, quello rimasto sotto le bombe tedesche e le cannonate alleate durante la seconda guerra mondiale. I residenti da sempre sono molto attenti a quello che succede in zona. Tempo addietro hanno dato vita a un comitato spontaneo con una chat di vicinato per avvertirsi in caso di assalto dei ladri. La scorsa estate si sono verificati diversi furti nelle di chi vive in zona.

I cittadini si sono auto organizzati, in collaborazione con le forze dell’ordine, per segnalare persone sospette nei paraggi. E’ con lo stesso spirito di auto organizzazione che hanno deciso di mettere mano anche a un altro problema molto sentito, ovvero la mancanza di uno spazio verde per la collettività. Il parroco ha dato una mano fondamentale fornendo il terreno, ma il sudore è stato versato dai cittadini di San Michele per costruire un giardino aperto, il giardino fai da te.

Fa quasi pensare che in una città di 50mila abitanti come Scandicci, ci siano ancora forme di auto organizzazione per servizi pubblici come il verde. Ma la gente di San Michele, quelli dalle mille risorse, è ancora in grado di stupire.

Fabrizio Morviducci