Un progetto realizzato e finalizzato alla tutela del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Nello specifico, alla rinaturalizzazione di un’area all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, dal 2017 inserito dalla Commissione Unesco nel Patrimonio naturale dell’umanità. È questo l’obiettivo dell’intervento di Legambiente e Nespresso in collaborazione con l’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, che coinvolge un’area situata nel Complesso demaniale di Rincine.
Questo complesso, parte del patrimonio agricolo regionale, è certificato per la gestione forestale sostenibile secondo gli standard Pecf e Fsc. Realtà, quest’ultima, che sotto la direzione di Giuseppe Bonanno, è costantemente impegnata nel mantenere alti i livelli di sostenibilità nella gestione del patrimonio forestale.
L’intervento, che coinvolge una zona caratterizzata da un ricchissimo patrimonio naturalistico e culturale, si concluderà in primavera e prevede interventi di restauro forestale e diradamenti su circa 15mila metri quadrati di bosco di abete rosso colpito da disseccamenti e da infezioni di bostrico.
Questo parassita è naturalmente presente nei nostri boschi e fondamentale per la perpetuazione della foresta come ecosistema, ma in presenza eccessiva può portare al deperimento e alla morte di molti esemplari di tali piante.
"La tipologia degli interventi - dice il sindaco di Londa, Tommaso Cuoretti - è di assoluta importanza per salvaguardare i nostri paesaggi e contrastare i cambiamenti climatici, interventi che possono essere realizzati unicamente grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati in un’ottica di gestione forestale sostenibile, come quella che viene attuata nel complesso demaniale di Rincine che è tra i pochi certificati sia con gli standard Fsc che Pefc".
Leonardo Bartoletti