Più di 50 donne, tra il 1600 e il 1900, sono state membri dell’Accademia delle Arti del Disegno, nata dalla Compagnia di San Luca nel 1339 e poi rifondata da Giorgio Vasari nel 1563. In mezzo a tanti artisti, Artemisia fu la prima pittrice e solo dopo di lei per le donne diventò più facile aderire alla prestigiosa istituzione.
Fra loro ci fu l’artista fiorentina Violante Siries (1709 – 1783), ritrattista, figlia dell’orefice e incisore di gemme francese Louis Siries, che fu anche direttore dell’Opificio delle Pietre Dure. Ed è su di lei che si è concentrato il primo lavoro del progetto ’Accademia Women: il restauro delle artiste storiche e i loro network del successo’, condotto dalle restauratrici Marina Vincenti ed Elizabeth Wicks. Un intervento condotto con perizia scientifica ma anche con lo spirito delle detective dell’arte. L’esplorazione della figura di Violante Siries avviene attraverso il recupero di tre opere d’arte, tra cui la sua ’Madonna Leggente’ dalla Certosa di Firenze.
"La chiave di volta di questo progetto è il restauro e la ricerca delle opere attribuite a Violante Siries Cerroti alla Certosa e la divulgazione di tali lavori – spiega la restauratrice Marina Vincenti –. Durante il restauro veniamo in stretto contatto con la materia del dipinto e la tecnica della pittrice". "Studiando la tecnica di esecuzione e considerando il suo stile procediamo all’attribuzione dei dipinti – aggiunge Elizabeth Wicks –. La storia delle artiste donne dei secoli passati si sta scrivendo ora. Queste scoperte sono di grande importanza per ricostruire le carriere artistiche di pittrici come la Siriès".
La ’Madonna Leggente’ è esposta sopra l’altare della Capella del Priore alla Certosa. Maria è dipinta con accanto i suoi lavori di cucito quotidiani e sta pregando su un grande libro in caratteri ebraici. "Il dipinto è un’ode al lavoro quotidiano e alla devozione – afferma Linda Falcone, coordinatrice del progetto Accademia Women –, ma come donne moderne non possiamo fare a meno di cogliere il messaggio tra le righe: la protagonista è una donna alfabetizzata alla ricerca del sapere, in modo indipendente". Violante Siriès tramandò la sua arte a un’altra donna fiorentina, Violante Ferroni. Nessuna delle due era nobile e la pittura era la loro professione, non un passatempo.
Il progetto è organizzato dall’Accademia delle Arti del Disegno, Syracuse University di Firenze e finanziato dalla Advancing Women Artists Legacy Fund.