I ritardi nel restyling dello stadio Franchi, calcolati in 198 giorni, e un cronoprogramma "nebuloso, che non convince", ieri, (dopo che La Nazione ha pubblicato l’allegato alla perizia di variante siglata fra Comune e ditte riunite nel consorzio "Nuovo Stadio Franchi") hanno fatto sobbalzare dalla sedia l’intera opposizione del Salone de’ Dugento decisa, ora, a dare battaglia in aula a colpi di interrogazioni e mozioni.
Per la capogruppo di Firenze democratica, Cecilia Del Re, l’amministrazione "dimostra di navigare a vista anche su questa partita, dal momento che dopo la perdita dei 55 milioni ancora non è definito il tema cruciale del reperimento dei fondi mancanti, con una tempistica ad oggi poco attendibile che mette a rischio l’assegnazione a Firenze degli europei 2032".
E se il Partito democratico si trincera dietro il "no comment", gli alleati di Alleanza Verde e Sinistra, invece, sembrano essere l’unica voce fuori dal coro. "Come Avs Ecolò siamo soddisfatti di un cronoprogramma così dettagliato – dice il vice presidente del Consiglio Vincenzo Pizzolo – I cantieri proseguono, Firenze avrà uno stadio moderno e la Fiorentina continuerà a giocare al Franchi durante i lavori".
Di parere diametralmente opposto è il consigliere della Lista Schmidt Massimo Sabatini. Che ne ha anche per l’ex sindaco e attuale europarlamentare dem. "Nardella ha perso 300 milioni privati deturpando lo stesso l’estetica del complesso sportivo. Ora Funaro prosegue il disastro senza controllo e trasparenza. Parlano i numeri: accumulati 198 giorni di ritardo su 270 da inizio lavori, ben il 70%. Hanno paura a dare questi numeri in Consiglio Comunale. Ho chiesto il cronoprogramma alla sindaca il 2 dicembre e pur essendo lei presente in consiglio non ha avuto il coraggio di rispondere".
Italia Viva, per bocca del suo capogruppo Francesco Casini, pone all’amministrazione Funaro una domanda di non poco conto: "Vogliamo sapere a che punto saranno i lavori a fine 2026. Quali spazi saranno restituiti tra due anni alla città, ovvero alla Fiorentina e ai suoi tifosi? E in quali condizioni sarà lo stadio, quando festeggeremo il centenario del club ad agosto 2026? Questo, per trasparenza, va spiegato a Firenze".
Da Fratelli d’Italia, i consiglieri Angela Siriello e Giovanni Gandolfo sparano sulla giunta chiedendo una sorta di operazione verità. "La questione dei fondi mancanti per la copertura degli spalti al Franchi evidenzia la scarsa chiarezza e lungimiranza nella gestione del progetto. È inaccettabile che, a pochi mesi dall’avvio dei lavori principali, ci siano ancora incertezze su 100 milioni di euro". Critici anche i pentastellati: "I 198 giorni di ritardo sui lavori non sono un buon segnale – afferma Lorenzo Masi – Spero sia tutto pronto per l’arrivo degli ispettori Uefa previsto entro il 31 ottobre del ’26".
Infine, è Dmitrij Palagi, di Sinistra Progetto Comune a sollevare un’altra questione: "Nel provvedimento dirigenziale riportato da La Nazione si chiarisce che i desideri della Fiorentina determinano quasi una decina interventi da realizzare con carattere di urgenza, per poter giocare la stagione ’24/’25 senza rischiare di perdere i finanziamenti per i cantieri da avviare. A questo si aggiunge l’assurda vicenda del Padovani. Si conta di restituire lo stadio al rugby per la stagione 2026/2027. Se il club Viola non è interessato che chiarisca quali sono le alternative".