Il risiko delle preferenze. Funaro prende tutto: "Bottino di voti da Palagi. Del Re e Cinque Stelle"

La candidata dem ha intercettato anche il 43% dei votanti di Saccardi. Il politologo Valbruzzi: "Scelta di conferma, cambiamento non all’altezza".

Il risiko delle preferenze. Funaro prende tutto: "Bottino di voti da Palagi. Del Re e Cinque Stelle"

Il risiko delle preferenze. Funaro prende tutto: "Bottino di voti da Palagi. Del Re e Cinque Stelle"

di Pietro Mecarozzi

Il dato è eclatante e drammatico. Il 52% circa degli elettori non ha votato: un numero altissimo, su cui vincitori e vinti di queste elezioni amministrative di Firenze sono chiamati a riflettere. Dal 64,4% del primo turno, al 47,98% del ballottaggio. Ovvero di 288.571 elettori, solo 138.444 hanno votato. Meno della metà. Chi invece ha risposto presente alla chiamate alle urne, si è mosso per molti versi in modo curioso e inaspettato, turandosi il naso forse, ma incidendo non poco nel risultato finale. Marco Valbruzzi, politologo e docente dell’università Federico II di Napoli, ha analizzato il flusso dei voti.

Professore, sempre meno persone sono andate a votare. Perché secondo lei?

"Dobbiamo partire dal fatto che il dato più eclatante non è il 47,98% del ballottaggio, in linea con gli altri ballottaggi italiani, ma il 64,4% del primo turno, che evidenzia in maniera preoccupante la crescita dell’astensionismo. I motivi sono la disaffezione alla politica, lo scarso appeal dei profili in corsa, l’offerta non altezza dell’importanza della sfida".

Dati alla mano, invece, come sono cambiate le scelte degli elettori?

"Dal primo al secondo turno, utilizzando un modello statistico che analizza l’interscambio di voti, è stato possibile costatare la ’migrazione’ verso Sara Funaro dei voti che al primo turno sono andati a Dmitrij Palagi, Cecilia Del Re e Stefania Saccardi. In particolare, il 60% di chi prima ha votato Palagi si è astenuto, mentre il 34% ha votato Funaro. Il 55% degli elettori pro Del Re al primo turno sono invece passati dalla parte della candidata dem. Infine, un elettore su due del Movimento cinque stelle ha scelto la Funaro. Mentre chi ha sostenuto gli altri candidati sindaci al primo turno (Asciuti, Marrazza, De Giuli, Zini ndr) si è diviso a metà, spostando però poche preferenze".

E gli elettori di Saccardi?

"L’elettorato della candidata di Italia Viva si è spaccato in tre. Il

43% Saccardi ha votato Funaro,

il 20% si è astenuto e ben il 37% ha sostenuto Schmidt. Il candidato di centrodestra sconta proprio la difficoltà nel convergere a sé quei voti che poche settimane fa non erano andati alla sfidante del Pd. Perché alla fine dei conti, sul totale degli elettori, il 5% degli elettori totali che avevano fatto un’altra scelta al primo turno, hanno deciso di fare la X sul nome della candidata Pd".

Quale fattore ha inciso di più sul risultato finale?

"Dai dati è possibile notare che l’80% degli elettori che al primo turno aveva votato Funaro ha confermato la propria scelta, mentre il 20% si è astenuto. Schmidt ha avuto la conferma dal 75% dei votanti, con un 25% di astenuti. La minore capacità di Schmidt di trattenere i propri elettori dal primo turno al ballottaggio ha quindi inciso non poco".

Cosa emerge dai dati sui votanti e da quelli sugli astenuti?

"Una fetta importante di fiorentini che avrebbe voluto un cambiamento che nella scheda elettorale non ha trovato. Buona parte del voto a Funaro è stato un voto di conferma, ma di chi non ha trovato una proposta di cambiamento all’altezza dall’altra parte. La sfida per la prossima amministrazione sarà intercettare la voglia di cambiamento che non ha trovato nessun interprete tra i candidati. Il loro compito sarà inglobare nell’offerta politica le necessità di chi non ha li ha scelti".