SANDRA NISTRI
Cronaca

Il ristorante in piazza: "Gli investimenti della vita nel fango"

I titolari in ginocchio: "Avevamo aperto da 20 giorni"

Il ristorante Morelia allagato in piazza del Mercato a Sesto Fiorentino (FotocronacheGermogli)

Il ristorante Morelia allagato in piazza del Mercato a Sesto Fiorentino (FotocronacheGermogli)

Nemmeno tre settimane fa il taglio del nastro con una marea di amici e conoscenti accorsi per salutare la nuova ‘creatura’. Ieri, il disastro. Il fiume d’acqua causato dall’esondazione del torrente Rimaggio in piazza del Mercato ha letteralmente invaso, insieme a tanti fondi e abitazioni della zona, anche il nuovo ristorante ’Morelia’ inaugurato il 23 febbraio in via Azzarri, zona mercato appunto. Una scommessa nata dalla passione di Emanuela Ingenito e di suo figlio Elia Marroni con un nome scelto, non a caso, dall’unione dei nomi di Elia e del padre Moreno, anche lui impegnato da sempre nel mondo della ristorazione, scomparso prematuramente pochi anni fa.

Emanuela può raccontarci la giornata di ieri?

"È stata davvero terribile, anche perché quando è arrivata l’acqua eravamo tutti dentro al ristorante e quindi abbiamo visto in diretta quanto stava accadendo. Dalle 9 siamo già aperti e alcuni di noi erano in cucina, altri in magazzino, io ero arrivata per pulire, prima di preparare per il pranzo come si fa di solito. Abbiamo visto l’acqua arrivare e salire nel locale e nelle cucine provocando danni enormi".

Ecco, quali danni ha riportato il locale?

"I danni sono ingentissimi, la cucina è distrutta perché l’acqua è salita fino a un metro di altezza e gli elettrodomestici nuovi, con appena quindici giorni di funzionamento, sono da buttare. Siamo davvero alla disperazione anche perché il costo di questi materiali è molto alto, alcune decine di migliaia di euro, e quindi doverci accollare una nuova spesa sarà difficile per noi. Lo sconforto è alto anche perché avevamo iniziato la nostra avventura con grande entusiasmo e fino ad oggi il locale era sempre pieno. Eravamo davvero contenti di questi primi giorni di apertura e poi è accaduto questo disastro".

In quanti lavorate nel locale?

"Siamo cinque in totale, cinque famiglie da mantenere: ora dovremo rimboccarci le maniche per ricominciare ma non sappiamo come e quando potremo riaprire. Certamente senza aiuti di tipo economico non potremo ripartire".

Ieri che sostegno avete ricevuto?

"Abbiamo avuto sicuramente una grande solidarietà da tutti: messaggi, telefonate, persone che si sono candidate a darci una mano per aiutarci a pulire e questo è stato il rovescio della medaglia commovente di quanto accaduto. Ci sentiamo in questo momento sostenuti sicuramente a livello morale, a questo punto però, ripeto, il sostegno deve essere di tipo economico da parte degli enti istituzionali. Altrimenti non sapremo come fare".

Sandra Nistri