Il ritratto di Medea? "E’ di Modigliani". Il critico Parisot: "La mano è la stessa"

Ritrovato in una casa privata a Iglesias da Filippo Pananti, il quadro è esposto alla Galleria fino al 30 maggio.

Ritrovato in una casa privata a Iglesias da Filippo Pananti, amministratore e battitore esperto della Galleria Pananti Casa d’Aste, il ’Ritratto di Medea’ è una rara testimonianza della produzione giovanile di Amedeo Modigliani. Lo confermano una notifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e alcuni documenti inediti trovati da Pananti durante un viaggio in Sardegna, sulle tracce del pittore ragazzo. La narrazione è nel docufilm ’Il Mistero di Medea. Modigliani in Sardegna’ - tratto dalla web serie Casa Pananti del regista Giovanni Piscaglia - dove sono presenti anche gli contributi del critico d’arte Christian Parisot, presidente degli Archivi legali di Modigliani a Parigi, e di Roberto Sabatelli direttore del Museo Modigliani di Follonica.

"Il mondo dell’arte è un territorio ricco di misteri e può capitare anche di imbattersi in veri e propri casi. Partito per Iglesias con scetticismo, mi sono trovato in un’avventura entusiasmante e in un intricato labirinto di teorie, raccolte nel corso di una vita dalla proprietaria Gabriella Meloni, dove le incertezze hanno superato di gran lunga le certezze" spiega Filippo Pananti. Con un linguaggio semplice e coinvolgente, Pananti e la cinepresa del regista Piscaglia portano in una regione dei primi del Novecento grazie a ricordi, foto e carteggi, tramandati dalla prozia di Gabriella che rivelerebbero il legame della sua famiglia con i Modigliani, durante i loro soggiorni a Iglesias. Le analogie e le somiglianze con alcune opere della fase matura dell’artista livornese si moltiplicano, mentre una ricerca approfondita condotta dal critico d’arte Cristian Parisot scioglie ogni dubbio: "La mano che ha dipinto il ritratto di Medea, è la stessa dei capolavori di Modigliani che tutti noi conosciamo", afferma nel documentario. Il ’Ritratto di Medea’ è esposto fino al 30 maggio, alla Galleria Pananti, nella mostra ’L’École de Paris’, insieme a otto importanti disegni di Modì, a quattro rari oli su carta della moglie Jeanne Hebutèrne, e ad altre opere grafiche di autori francesi tra i quali Picasso e Lautrec.