
Una delle ultime celebrazioni liturgiche di don Silvano Nistri, molto amato in Diocesi
di Sandra NistriFIRENZEEra la memoria storica della chiesa fiorentina ma per i suoi parrocchiani era soprattutto un pastore amatissimo e un uomo di immensa cultura da cui imparare sempre. Con la scomparsa di Don Silvano Nistri se ne va una delle menti più illuminate della chiesa fiorentina e non solo: il sacerdote, nato a Sesto il 14 agosto 2026, è morto due giorni fa all’età di 98 anni. Compagno di studi e amico di Don Lorenzo Milani, don Silvano aveva poi seguito e condiviso il percorso del ‘priore’ tanto da essere uno dei pochi preti ad essere ammessi a Barbiana, nel 2017, durante la visita di Papa Francesco.
Già da piccolo aveva dimostrato doti non comuni in ambito scolastico e, come raccontava lui stesso, l’entrata in seminario era stata decisa anche per poter proseguire gli studi, cosa che la sua famiglia, di umili origini, non poteva garantire. Una fede profonda, la sua, vissuta appieno nelle comunità in cui aveva operato come parroco: in particolare quella di San Romolo a Colonnata prima e, dal 1986, della Pieve di San Martino dove aveva operato come pievano e come Vicario foraneo di Sesto e Calenzano. All’attività pastorale ha unito anche una intensa attività pubblicistica: è stato autore della biografia di don Giulio Facibeni di cui ha anche curato la "Positio" per la causa di beatificazione oltre che della biografia del cardinale Elia Dalla Costa.
Tra i suoi libri "Pietre vive. Immagine di Chiesa" (Libreria Editrice Fiorentina) in cui ha raccontato la vita di alcune figure della Firenze cattolica del Novecento: don Lorenzo Milani, Giorgio La Pira (cui è stato molto vicino), don Divo Barsotti, Elia Dalla Costa e don Giulio Facibeni. Una scomparsa, quella di don Silvano Nistri, che ha provocato grande dolore, in particolare nella comunità sestese, che gli deve sicuramente tanto: "Con Nistri – ricorda in una nota il sindaco Lorenzo Falchi – perdiamo un sacerdote, un intellettuale, un uomo prezioso sempre appassionato al dibattito democratico e civile del nostro Paese, un sestese che alla nostra comunità ha donato interamente se stesso. Perdiamo un uomo di profonda cultura che ha attraversato un pezzo importante della storia della nostra città, del nostro Paese e della Chiesa italiana".
Commosso anche il ricordo dell’ex primo cittadino Gianni Gianassi: "Con la morte di don Silvano – dice – se ne va un altro, forse l’ultimo, pezzo della Sesto bella del 900. Per un non credente come me Don Silvano ha rappresentato un solido punto di riferimento civico con una religiosità concreta e una presenza nella vita sociale e civile della città importantissima. Fine intellettuale, esegeta di personaggi chiave della Chiesa Conciliare come Don Milani e La Pira ha vissuto la sua sestesità con intensità e discreta partecipazione". La salma di don Nistri è esposta da ieri alle 14 nella Cappella di San Giovanni Battista all’interno della Pieve di San Martino dove lunedì alle 10 l’arcivescovo Gherardo Gambelli celebrerà le esequie.