Il saluto a Stefano. L’ortolano di S. Spirito: "Ci mancherai molto"

Tanti i fiori lasciati dove per 70 anni c’è stato il suo banco "Resta una piazza vuota, ma la tua storia non la dimenticheremo".

Il saluto a Stefano. L’ortolano di S. Spirito: "Ci mancherai molto"

StefanoManetti, l’ortolano che da 70 anni aveva un banco in Santo Spirito. È venuto a mancare domenica notte

Sono tanti, tantissimi i mazzi di fiori e le piante che sono state lasciate proprio lì dove da oltre 70 anni trova spazio il suo banco. Sono lì come a salutare Stefano Manetti, l’ortolano di Santo Spirito, insignito del riconoscimento del Comune di Firenze per gli oltre 70 anni di attività: "Avviata nel 1947 da Mario Manetti, passando di generazione in generazione fino a diventare un’istituzione nel quartiere di Santo Spirito", si legge sulla pergamena. L’attività quindi è stata aperta dal nonno Mario, presa in mano dal padre Marcello e poi da lui e da suo figlio Alessandro, la quarta generazione. Stefano, uno sportivo, è stato colto da un infarto e si è spento nella notte tra domenica e lunedì dopo un coma durato circa un anno. Tra un fiore e un altro sono stati lasciati dei cartelli: "Sentite condoglianze", scrivono i colleghi di Santo Spirito. O anche: "Ciao Stefano, ci mancherai". "Grazie per esserci stato", si legge ancora. Il presidente del Quartiere 1 del Comune di Firenze Mirco Rufilli, che nel 2019 era andato con l’allora sindaco Dario Nardella a consegnare il riconoscimento allo storico ortolano, lo conosce da una vita. "Stefanino amico mio – il suo saluto -, ti ho voluto davvero bene, come ne voglio a tutta la tua famiglia da sempre. Che risate ci siamo fatti da ragazzi in piazza, le battute a tutti, non si salvava nessuno, a volte siamo stati davvero tremendi". Stefano aveva, dicono gli amici "uno spirito da vero fiorentino", anzi no, "da vero Santo Spiritino con la battuta pronta e con in più quel sorriso stampato". L’ortolano di Santo Spirito ha servito generazioni e generazioni di fiorentini che negli anni hanno frequentato piazza Santo Spirito. "Una piazza diventata più silenziosa da quando non ci sei – prosegue Rufilli -. Per fortuna ci sono i tuoi ragazzi e le "tu’ donne" che portano avanti con amore e passione la tua storia e che ci faranno sentire un po’ meno la tua mancanza".

Rossella Conte