Il questore di Firenze Maurizio Auriemma saluta la città e anche la polizia di Stato. Oggi sarà infatti il suo ultimo giorno di lavoro non solo a Firenze, ma anche professionale, per raggiunti limiti di età. E ieri in questura, all’incontro organizzato per la conclusione del suo incarico, a salutare il questore erano presenti in tanti: dal prefetto Francesca Ferrandino, alla sindaca Sara Funaro, dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo emerito, al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, e poi rappresentanti di uffici giudiziari, forze dell’ordine, università, del mondo economico e del volontariato, e naturalmente tanti appartenenti alla polizia.
Nel suo saluto Auriemma ha ricordato tra l’altro le sue origini fiorentine – è nato nel capoluogo toscano dove il padre poliziotto si era trasferito per lavoro con la famiglia – e spiegato come il suo incarico di questore a Firenze, iniziato nel gennaio 2022, sia stato come chiudere un cerchio.
"Sono andata a salutarlo e per ringraziarlo del lavoro e della collaborazione avuta in questi anni, prima da assessora e oggi da sindaca", dice la prima cittadina, Sara Funaro, a margine di un evento.
Ieri mattina, per i saluti delle istituzioni, "c’era un bel pezzo di città, segno di come sia fondamentale la collaborazione se vogliamo dare risposte". continua. Ora, conclude Funaro, "il nostro auspicio e la mia speranza, che è anche una certezza, è che con il prossimo questore si possa continuare il lavoro costruttivo che stiamo portando avanti con tutte le forze dell’ordine e la prefettura".
Auriemma conclude una lunga carriera ricca di riconoscimenti e incarichi di prestigio. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza a Napoli, entra in polizia nel maggio del 1985 come vice Commissario. Presta servizio in Liguria, e negli anni successivi è stato dirigente del commissariato di Palmi e dirigente della mobile di Milano.
Ha detenuto la responsabilità dell’attività logistica della polizia in occasione del G8 2001 a Genova e delle Olimpiadi Invernali Torino 2006.
Nel 2017 consegue la promozione al grado di dirigente superiore della polizia di stato e viene designato alla guida della questura di Agrigento. Nello stesso anno, viene nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.