"Il sangue sulle scarpe. E la paura di vivere"

Vittoria Tognozzi, sopravvissuta all'eccidio del Padule di Fucecchio, racconta il dramma vissuto da bambina. A 87 anni, porta ancora le ferite e la mancanza di giustizia.

"Il sangue sulle scarpe. E la paura di vivere"

Vittoria Tognozzi, sopravvissuta all'eccidio del Padule di Fucecchio, racconta il dramma vissuto da bambina. A 87 anni, porta ancora le ferite e la mancanza di giustizia.

"In questi giorni di ricordi ho il cervello tra le nuvole, vorrei solo che queste cose non accadessero mai più. E basta". Il 23 agosto di ottant’anni fa Vittoria Tognozzi aveva 7 anni: "Nell’eccidio del Padule di Fucecchio – racconta –, ho perso la mamma che aveva 29 anni e due sorelline, una di 5 anni e l’altra di 13 mesi. Io e altri bambini invece ci nascondemmo per un giorno intero in un campo di saggina. Sentivamo gli spari, non potevamo muoverci".

Da allora la vita di Vittoria è stata stravolta per sempre: "Quel campo era pieno di mosconi, enormi, che paravano il sole e cantavano la loro sinfonia. E poi ricordo il sangue per terra, ci rimase attaccato alle scarpe". Momenti terribili di un orrore impossibile da cancellare: "Cosa vorrei dire ai colpevoli? Sarebbe un discorso lungo, mi creda". Oggi Vittoria ha 87 anni, vive a Monsummano Terme e oltre alla ferita che ha dentro di sé, indelebile, porta anche i segni della guerra: "Fui ferita da una scheggia nel viso. Di processi ne abbiamo fatti e vinti tanti. Ma non abbiamo mai ricevuto nemmeno un euro di risarcimento. A 87 anni ormai mi sono rassegnata".

Alessandro Pistolesi