di Francesco Ingardia
"Prendo atto che mi devo esprimere". Il segretario generale di Palazzo Vecchio ha battuto un colpo. Una saga dai contorni pirandelliani multistrato quella che avvolge il doppione di cariche in mano a Fabio Giorgetti: consigliere comunale del Pd eletto alle amministrative di giugno, presidente e rappresentante legale di Toscana Energia, società che distribuisce gas naturale in 101 Comuni della Regione, su indicazione dell’assemblea degli azionisti dello scorso 19 settembre. Un caso più che scivoloso atterrato ieri sul tavolo della conferenza dei capigruppo - come anticipato da La Nazione -. Tre ore di confronto, su altrettante partite delicate, a partire dalla delibera sulla razionalizzazione delle partecipate -, anche sul doppio lavoro di Giorgetti. Sulla cui testa penda la spada di Damocle del parere pro veritate che certifica l’"inequivocabile incompatibilità" dei ruoli, protocollato dalla controinteressata (e compagna di partito) Patrizia Bonanni. La prima tra i non eletti a varcare la soglia del Salone de’ Dugento in caso di dimissioni del Giorgetti. A quanto pare, è proprio sulla base dell’esistenza della consulenza firmata dall’amministrativista e avvocato Mario Pilade Chiti che la segreteria generale di Palazzo Vecchio, in quanto notiziata, avrebbe maturato la consapevolezza di ’attivarsi’ nei confronti delle forze politiche che hanno sollevato la questione in prima battuta: Cecilia Del Re (Firenze Democratica) e Dimitrij Palagi (Spc). Risultato? Servirà pazientare una settimana circa per conoscere il responso tecnico del segretario. Perché non può diventare di pubblico dominio quello "endo procedimentale" stilato e fatto acquisire dalla prefettura. A sua volta investita pro tempore della questione a seguito di un esposto depositato, per elaborare anch’essa una opinio non vincolante.
Un’accelerata si è però registrata, la resa dei conti in Consiglio si avvicina. Che sia entro la fine dell’anno o a inizio ’25 poco importa. Salvo dimissioni di Giorgetti per togliersi da ogni impiccio - mossa, al momento, da escludere alla luce di coperture di contropareri a suo dire solidissimi -, composto il parere del segretario la delibera è pronta per approdare nell’assise fiorentina.
Ma in mancanza di controdeduzioni addotte dal numero uno di Toscana Energia, in risposta alla Bonanni, l’esponente dem (vicina a Del Re) ha reagito facendo partire una diffida contro il Comune. Mentre si acuisce sempre più il solco nel Pd tra i favorevoli e contrari al salvataggio di Giorgetti.