di Manuela Plastina
Un’altra notte di caos sulla SR69, lunghe code, smog, rumori e sonno poco tranquilli per chi ci vive, a causa dell’ennesima chiusura dell’A1 tra Incisa e Firenze Sud per l’ampliamento della terza corsia, ha ancora una volta riversato sulle strade interne tutta la viabilità. Se già la situazione è complessa nelle chiusure autostradali dei weekend, nei giorni infrasettimanali peggiora con camion e Tir costretti a passare per le vie interne. Nella notte tra mercoledì e giovedì poi la situazione è diventata drammatica: due autoarticolati si sono trovati in difficoltà in zona Canniccio, provocando code interminabili e auto bloccate per ore nel traffico in tutto il tratto tra Incisa e Pontassieve. Il caos si è protratto fino al mattino. I residenti della zona poi non sono riusciti a dormire per il rumore di motori e clacson. Il sindaco di Reggello Piero Giunti, raccogliendo le lamentele dei suoi cittadini che vivono nelle frazioni lungo la 69, ha preso carta e penna e ha scritto a Autostrade per l’Italia e, per conoscenza, anche a Prefettura, Regione e Città Metropolitana. "Con la chiusura infrasettimanale dell’A1 – sottolinea – la mole di traffico che si riversa sulle nostre strade è tale da creare lunghe file e considerevoli disagi ai residenti nei centri abitati di Sant’Ellero, San Clemente e Leccio".
Non solo code, non solo rumore: c’è anche un problema sanitario, evidenzia Giunti. Da quando è stato chiuso il pronto soccorso del Serristori, le emergenze vengono portate a Ponte a Niccheri. Traffico bloccato, significa difficoltà per le ambulanze di raggiungere in tempi rapidi l’ospedale nel territorio comunale di Bagno a Ripoli. "Mi rendo conto che è difficile individuare percorsi alternativi – conclude il sindaco Giunti –, ma in vista delle prossime chiusure ho chiesto ad Autostrade la massima attenzione, perché vengano messo in campo tutte le misure necessarie a ridurre i disagi subiti dal nostro territorio e per evitare che non si verifichino più disagi così importanti".