FIRENZE
Cronaca

Il sogno nei Cassetti. Maria Grazia e il brand premiato da Mattarella: "Artigianato è coraggio"

Dall’argenteria ai gioielli, da Ponte Vecchio fino al resto della Toscana. Così il marchio Cassetti è cresciuto e dà lavoro a 70 dipendenti. "Il nuovo sindaco promuova Firenze e faccia funzionare la mobilità".

Il sogno nei Cassetti. Maria Grazia e il brand premiato da Mattarella: "Artigianato è coraggio"

di Monica Pieraccini

Un marchio storico, nato dalla creatività e dallo spirito imprenditoriale di Renzo Cassetti, erede della preziosa tradizione dei maestri incisori orafi ed argentieri fiorentini che fa capo a Benvenuto Cellini. Negli anni Cinquanta Maria Grazia, figlia di Renzo, desiderosa di entrare nella bottega paterna, comincia la sua attività imprenditoriale, che dura tutt’ora. Dal primo negozio, aperto nel 1976 sul Ponte Vecchio, Cassetti è cresciuta anno dopo anno. Oggi conta il laboratorio di argenteria, sei punti vendita, di cui quattro a , uno a Forte dei Marmi e uno a Prato, un moderno laboratorio di assistenza orologi Rolex e una tenuta agrituristica nel cuore del Chianti, Le Filigare, a San Donato in Poggio, dove si producono olio e vino. In tutto, 70 dipendenti. Alla guida del gruppo Maria Grazia Cassetti, amministratore delegato, nominata lo scorso giugno Cavaliere del Lavoro, insieme al fratello Andrea e ai rispettivi figli.

E’ tra i 25 imprenditori che il 18 ottobre hanno ricevuto dal presidente della Repubblica, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Emozionata?

"Moltissimo. Non me l’aspettavo. Sono stata davvero felice di aver ricevuto questa nomina. A Roma ho conosciuto persone meravigliose, affabili, importanti, a capo di grandi aziende con tantissimi dipendenti".

Anche la sua è una grande azienda ora. Dall’argenteria ai gioielli. Come mai questo cambiamento?

"Inizialmente avevamo una fabbrica di argenteria con 120 dipendenti ed un piccolo laboratorio di gioielleria. Poi, con la crisi dell’argento, ci siamo reinventati e abbiamo puntato sulla gioielleria. Così siamo cresciuti, abbiamo aperto negozi e non solo. Siamo tanto orgogliosi del nostro laboratorio di riparazione orologi dove lavorano maestri che hanno studiato alla scuola di Ginevra".

Un messaggio alle donne che vogliono aprire un’impresa?

"Ci vuole tanta volontà e tanta passione. Non si smette mai di pensare a cose nuove, a soluzioni nuove. Occorre poi aggiornarsi, per stare al passo con i tempi. La priorità nella vita dovrebbe essere il lavoro, per me è stato così. Sono avanti con l’età, ma ho sempre la voglia di fare e la passione, cosa che oggi giorno non tutti hanno".

Molti mestieri tradizionali sono scomparsi, a l’artigianato non brilla. Cosa si può fare?

"Servono aiuti economici, sovvenzioni, finanziamenti. Serve aprire delle scuole dedicate. Nessuno vuole più fare l’artigiano. Gli affitti sono molto alti e questo frena i giovani, che hanno paura o comunque non sono incoraggiati ad avviare un’attività".

Si avvicinano le amministrative. Cosa chiede al nuovo sindaco?

"Prima di tutto di promuovere di più nel mondo e di incentivare un turismo di qualità. Quest’estate abbiamo avuto un turismo di basso livello, che spende poco e sporca la nostra meravigliosa città. E’ il turismo del panino mangiato per strada, che arriva la mattina e va via la sera. I negozi sul Ponte Vecchio, ma anche via Tornabuoni, via Strozzi hanno bisogno di lavorare. Gli affitti sono alti. Tranne due o tre grandi marchi quest’anno, con questo tipo di turismo, nessuno ha lavorato".

La seconda priorità?

"Far funzionare la mobilità cittadina. A non si circola, non ci sono mezzi pubblici. I taxi fanno giri lunghissimi per evitare i cantieri della tramvia e non si trovano, gli autobus ugualmente arrivano in ritardo. E’ un vero disastro al quale mi auguro si trovi una soluzione con urgenza".