REDAZIONE FIRENZE

Il tunnel dell’Alta Velocità. Iris a 120 metri dalla Fortezza. Talpa bis, via il 15 novembre . E tre idee per gli ex Macelli

La prima fresa avanza nelle viscere della città: ora si trova alla fine di viale Lavagnini. I progetti di Giani per valorizzare l’area attorno alla Foster: "Ci ragionerò con il Comune".

Il tunnel dell’Alta Velocità. Iris a 120 metri dalla Fortezza. Talpa bis, via il 15 novembre . E tre idee per gli ex Macelli

La prima fresa avanza nelle viscere della città: ora si trova alla fine di viale Lavagnini. I progetti di Giani per valorizzare l’area attorno alla Foster: "Ci ragionerò con il Comune".

di Antonio Passanese

FIRENZE

Tra una decina di giorni Iris arriverà alla Fortezza da Basso. La talpa, partita dal cantiere di Campo di Marte, "ha già percorso 1.630 metri", ovvero "più della metà del percorso che la separa da via Circondaria" dove è in fase di realizzazione la stazione Foster. Vederla al lavoro "mentre porta via il fango, l’argilla, è una sensazione straordinaria. Vedete, mi è rimasto anche qualche schizzo" addosso e sul viso. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, lo dice dopo essere sceso dal trenino che lo ha condotto nelle viscere di Firenze, a 22 metri di profondità, dove si scavano i tunnel del passante sotterraneo dedicato all’alta velocità.

Un nuovo sopralluogo condotto dal governatore, che arriva a vedere da vicinissimo la fresa ‘grattare’ il sottosuolo, prova ne sono proprio gli schizzi di terra con cui si presenta davanti ai giornalisti. "Tutto questo – spiega – avviene con una capacità millimetrica: la fresa, infatti, porta via 25 millimetri di terra al minuto" per un tunnel che avanza di 12-13 metri al giorno. Terra che poi viene condotta fuori attraverso un lungo nastro trasportatore, per essere portata a Cavriglia, via treno, per la nuova collina schermo realizzata nell’ex cava di Santa Barbara, dell’Enel. Scava la maxi-talpa e monta, contemporaneamente, i conci che rivestono la galleria.

In via Campo d’Arrigo, quartier generale di Rfi e del maxi cantiere Tav, accanto alla galleria scavata da Iris, in questi giorni, si sta procedendo velocemente col montaggio della seconda talpa che (per motivi del tutto scaramantici), al contrario di quanto avanzato fino a a ora, ancora non ha un nome (il governatore vorrebbe chiamarla Pegaso), ma che, rivela, "ormai è quasi pronta. Entrerà in funzione per il 15 novembre, si tratta di un grande macchinario, è un po’ come una locomotiva lunga 110 metri". E dopo? "Stanno studiando se far allineare la seconda fresa alla prima, concentrando lì tutti i lavori, per poi procedere in parallelo. Oppure andare a diritto con la prima". Tuttavia, al di là di questo aspetto meramente tecnico, i tempi del 2028 per la fine dei lavori "si stanno rispettando", assicura.

Polemiche dal comitato No Tunnel Tav: "È dal 1995 che si dice che i lavori sarebbero stati fatti ‘presto e benè, oggi si promette settimanalmente il 2028 come fine lavori. Siete sicuri? Non è che si tace troppo sul ritardo negli scavi che al momento è di otto o nove mesi?". Schermaglie a parte, nei prossimi mesi bisognerà anche capire in che modo verrà valorizzata tutta l’area a ridosso della nuova stazione Belfiore. Il presidente qualche idea ce l’ha, ma ci tiene a sottolineare che "tutte le decisione verranno prese insieme da Comune di Firenze e Regione".

In particolare, per gli ex macelli sarebbero tre le suggestioni che Giani prospetterà a Palazzo Vecchio: "Mi sembra fuori questione che quella zona abbia bisogno di parcheggi per bus e auto. Una volta che la Foster sarà completata, quello diventerà un importante punto di interscambio sia per la tramvia che per l’Av". E dato che le strutture tra via Circondaria e viale Corsica sono immensi, il presidente della Toscana pensa di destinare parte della metratura al terziario, e quindi alle imprese artigiane, "che lì potrebbero trovare posto", mentre la Palazzina dell’Orologio, sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza, potrebbe essere trasformata in un centro di accoglienza turistico-culturale ed essere così restituita al pubblico.