Trasferta calabrese per i sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto "Valdarno E!state Liberi!" che negli ultimi tre anni ha permesso a più di 100 giovani valdarnesi di vivere un’esperienza di lavoro estivo nelle terre confiscate alla mafia. Con capofila il Comune di Reggello, 15 amministratori tra primi cittadini, assessori e consiglieri comunali anche di Rignano, Figline e Incisa, San Giovanni, Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Terranuova e Bucine sono ospiti in queste ore a Polistena nella piana di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria. Con loro ci sono i rappresentanti delle associazioni Libera e Legambiente. Una missione per siglare un patto di amicizia con quel Comune e il vicino Cinquefrondi, amministrazioni fortemente impegnate contro la criminalità organizzata.
I rappresentanti del Valdarno sono ospiti di alcuni beni confiscati alla ‘ndrangheta oggi gestiti dalla cooperativa Valle del Marro e stanno incontrando le famiglie di vittime innocenti delle mafie. Ad accoglierli c’è anche il dottor Giuseppe Creazzo, già Procuratore capo di Firenze e oggi tornato ad operare in Calabria. "Attraverso questo progetto – dice il sindaco capofila Piero Giunti - vogliamo dare un sostegno concreto alle amministrazioni locali e far comprendere ai nostri giovani l’impatto del controllo mafioso sul territorio, offrendo l’opportunità di conoscere da vicino la mentalità della ‘ndrangheta, una realtà purtroppo presente anche nella nostra Regione".
Questo nuovo gemellaggio, sottolinea Pierluigi Ermini del Coordinamento Valdarno di Libera, "darà continuità e un impulso nuovo al progetto per uno scambio culturale e di educazione civica che coinvolga i giovani dei reciproci territori".