ROSSELLA CONTE
Cronaca

Il ’viaggio’ tra gli annunci. C’è chi offre 7 euro l’ora chi chiede "bella presenza"

Nei colloqui con agenzie interinali e negozi nessun accenno ai contratti. Orari lunghi, paghe basse e turni poco chiari: per questo i giovani non accettano. .

di Rossella Conte

Dicono che a Firenze manchino lavoratori. Lo confermano i dati: settori come la ristorazione, il commercio e il turismo faticano a trovare personale. Ma è davvero così semplice trovare un impiego in città? Per scoprirlo, ho deciso di calarmi nei panni di una giovane in cerca di lavoro. Ho setacciato il web alla ricerca di annunci e fatto qualche telefonata. Il risultato? Un viaggio tra speranze, contraddizioni, qualche sorpresa e tanti paletti: diverse attività tra i requisiti richiedono la bella presenza e non magari gli anni di studio o la conoscenza delle lingue.

Armata di computer e tanta pazienza, ho iniziato la mia ricerca sui principali portali di lavoro. Le offerte non mancano: camerieri, commessi, addetti alla reception, baristi. Spesso gli annunci parlano di "ambiente giovane e dinamico", "opportunità di crescita", "possibilità di contratto stabile". Ma basta leggere tra le righe per notare che molti lavori sono stagionali, con stipendi non specificati o richieste di flessibilità estrema. Mi concentro sulla ristorazione, un settore che, secondo le associazioni di categoria, lamenta la carenza più forte di personale.

Trovo diversi annunci per camerieri e aiuto cuochi. Alcuni specificano che non è necessaria esperienza, altri cercano figure con almeno due anni di esperienza. Passo all’azione. Chiamo il primo ristorante della lista. "Salve, ho visto il vostro annuncio per cameriera, è ancora valido?". Dall’altro capo del telefono una voce mi risponde subito con un "sì, puoi venire a provare questa sera?". Nessuna domanda sulle mie esperienze pregresse, nessun dettaglio sulla retribuzione. Solo un invito a presentarmi direttamente in sala.

Passo al secondo annuncio: una rosticceria: offre 8 euro l’ora per un impiego dal martedì al giovedì con orario 19-22. "Il contratto? Non è proprio un lavoro". Chiedo delucidazioni, ma la risposta è vaga: "Si tratta solo di qualche ora, bisogna rispondere al telefono e prendere le ordinazioni...". In buona sostanza, la titolare mi sta offrendo 8 euro l’ora senza nessun contratto.

Su dieci annunci selezionati, due richiedono "bella presenza" per un lavoro in un locale serale, un altro "bella presenza e un’età tra i 18 e i 40 anni", quattro esperienza pregressa. Infine, chiamo un negozio del centro storico e riesco a rimediare un part-time per tre mesi come addetta alle pulizie: due ore al giorno con paga oraria di 7 euro.

Tradotto: se è vero che i lavoratori mancano, a volte il problema è anche nelle condizioni offerte. Orari lunghi, paghe basse, contratti poco chiari: è qui che molti giovani si fermano. La mia esperienza conferma che trovare lavoro a Firenze, almeno in settori come la ristorazione, non è difficile.

Il vero nodo è capire quanto si è disposti ad accettare. Districarsi nella giungla fiorentina dei contratti, ad alcuni, apparirà come un’impresa titanica. Per questo in tanti, alla fine, rinunciano.