
Il 41enne Mor N’Diaye è accusato anche di evasione: era ai domiciliari per sequestro di persona
di Pietro Mecarozzi
La squadra mobile di Firenze ha notificato in carcere, nel pomeriggio di ieri, un’ordinanza di custodia cautelare a Mike Mor N’Diaye, 41enne di origine senegalese (ex campione di arti marziali) accusato dell’omicidio del 45enne Federico Perissi, la guardia giurata uccisa nella notte tra il 13 e il 14 aprile scorso nei pressi di un cavalcavia a Barberino del Mugello (Firenze).
Il presunto omicida era stato fermato poche ore dopo il delitto, a seguito di un incidente, a Ferrara, ferito e in stato confusionale, e ai poliziotti aveva confessato il motivo di quella rocambolesca fuga: "Ho ucciso un uomo e l’ho sepolto a Bilancino". In quel momento scattò l’allarme: e il corpo della vittima fu scoperto dagli investigatori della squadra mobile di Firenze, che dopo la confessione avevano subito avviato le ricerche del corpo.
Ancora da chiarire con precisione il movente, ma le prime informazioni parlano di una lite — i due si conoscevano da tempo — scoppiata per motivi di poco conto durante un viaggio in auto. Stando a quanto trapela, prende sempre più corpo l’ipotesi che una prima aggressione sia avvenuta all’interno dell’auto e l’omicida potrebbe aver preso le redini del mezzo (minacciando Perissi o guidando lui stesso), prima di appartarsi sotto il cavalcavia. Lì i colpi letali e infine l’occultamento del cadavere sotto sacchi di plastica con detriti al loro interno.
Il cittadino senegalese resta dunque in carcere, il secondo arresto per lui nel giro di poche settimane. Otto giorni prima dell’omicidio era stato infatti fermato dalla polizia con l’accusa di sequestro di persona (gli erano state trovate addosso anche diverse dosi di cocaina), in seguito a un’aggressione avvenuta in zona Novoli: secondo le accuse, avrebbe trascinato fuori da un locale un conoscente e lo avrebbe caricato in auto, per poi puntargli contro una pistola caricata a salve e costringerlo a consegnare del denaro. Nonostante questo, però, aveva ottenuto i domiciliari.
Ora l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Firenze su richiesta della procura per le accuse di omicidio aggravato e di evasione.