CARLO CASINI
Cronaca

“Ti amo, scusa”. Imbrattatore innamorato deturpa la salita a San Miniato, scatta l’alt di padre Bernardo

Via delle Porte Sante sfregiata da una quarantina di ’ti amo’ e ’scusa’. L’abate lancia il monito: "Il bene comune è il vero ammalato di questi tempi"

Firenze, 17 agosto 2024 – Via delle Porte Sante deturpata da qualche innamorato che la deve aver combinata grossa e ora cerca clemenza da parte dell’amata: l’asfalto imbrattato per un centinaio di metri da una quarantina di scritte bianche e rosse ’scusa’, ’ti amo’ e cuoricini. E le migliaia di pellegrini, fedeli ma anche turisti che ogni giorno salgono verso l’abbazia di San Miniato al Monte, luogo di fede, pace e meditazione, da circa una settimana sono costrette a fare i conti con gli affari di famiglia di qualche coppia in rotta.

La mente torna ai due fidanzati tedeschi che mercoledì avevano deciso di siglare il loro amore scrivendo ‘Janina e Richard’ dentro a un cuore sulle pietre di Ponte Vecchio, multati poi dalla polizia municipale con una maxisanzione da oltre 13mila euro.

San Miniato, le scritte sull'asfalto (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)
San Miniato, le scritte sull'asfalto (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)

“Il bene comune è il vero ammalato di questa contemporaneità – sottolinea padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato – Siamo tutti piegati verso le proprie ragioni. L’episodio in sé, microscopico, merita poca considerazione, ma a livello macroscopico questo tipo di atteggiamento è quello che porta alle guerre a cui assistiamo".

Sulle ragioni che hanno portato a scegliere come tavolozza proprio quella strada che giuridicamente è comunale, ma a livello simbolico è la salita verso un monumento sacro, "è la forza eloquente del proibito e del rischio per dare credibilità al messaggio di dimostrazione d’amore; peccato che il danno ricada su un bene comune – considera l’abate – è bella la dimostrazione di un amore, ma è il metodo che è sbagliato, il messaggio è da esprimersi in maniera diversa".

Ma padre Gianni evidenzia anche come il concretizzarsi di questo fatto sia imputabile anche al poco controllo e alla scarsa cura di via delle Porte Sante: "San Miniato ha bisogno di sorveglianza, e più che per episodi come questo, soprattutto per le frequenti macchine rotte al fine di portare via oggetti. E poi c’è il pericoloso dissesto del fondo stradale causato dalle radici delle piante. La precedente amministrazione ha lodevolmente riasfaltato il tratto più basso della strada, ma non quello più in alto. Speriamo che questo episodio almeno serva per sensibilizzare un po’ la nuova amministrazione a una maggior cura e sorveglianza della strada, che soprattutto quando calano le tenebre è terra di nessuno".

E tornando sulla cura e fruizione del bene comune, in merito all’overturism che affligge Firenze, compreso il Monte alle Croci, "credo che la nuova amministrazione vorrà preservare la città da un assalto che ancora una volta impoverisce l’intensità del patrimonio; patrimonio che va portato a una fruibilità sostenibile. Bisogna offrire le nostre bellezze a una quantità che non pregiudichi la qualità".