di Elettra Gullè
Boom degli stranieri ospitati nelle strutture toscane. Nella nostra regione, lo scorso anno il balzo in avanti è stato del 37,6%. Nel 2023 erano 9.788, più o meno lo stesso numero del giugno 2024 (9.985). Ma rispetto al 2022 l’aumento è forte. Questo perché gli sbarchi sulle coste italiane crescono e, di conseguenza, salgono anche i numeri riguardanti le ridistribuzioni sul territorio regionale. È anche vero che gli stranieri in Toscana sono sempre più radicati. Crescono poi le imprese straniere ma, a sorpresa, diminuiscono gli occupati stranieri. È stato presentato ieri a , alla Cgil Toscana, il dossier statistico immigrazione, illustrato contemporaneamente in tutte le regioni italiane. Tra i presenti, il segretario generale Cgil Toscana, Rossano Rossi, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, la segretaria Cgil Toscana, Gessica Beneforti e lo statistico Francesco Paletti, che ha curato la ricerca con Federico Russo. Ebbene, nel 2023 la popolazione straniera in Toscana ha raggiunto le 429.864 unità, registrando un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è il più alto dal 2013, con un saldo migratorio positivo di 24.979 persone. Tuttavia, si nota una marcata diminuzione delle emigrazioni: nel 2023, 24.576 stranieri hanno lasciato la regione, un calo del 38,3% rispetto al 2022. Le comunità più numerose? Si confermano quelle provenienti da Romania, Cina, Albania, Marocco e Senegal, mentre la presenza di profughi ucraini, seppur aumentata, non ha inciso significativamente sui numeri complessivi.
La Toscana si conferma una delle principali regioni di immigrazione in Italia, con un’incidenza di popolazione straniera dell’11,7% (rispetto al 9% nazionale), con picchi nelle province di Prato (22,4%) e (13,4%). Per quanto riguarda i Cpr, il coro di no è unanime. "In Toscana non ci sono le condizioni per realizzarne uno - ha detto l’assessore Ciuffo -. E poi queste strutture non servono. Ciò di cui c’è invece bisogno sono integrazione e accoglienza. Abbiamo necessità di persone per l’edilizia, l’agricoltura e la manifattura".
"La Toscana è terra di accoglienza e integrazione. Per questo non vogliamo i Cpr", ha ribadito Beneforti. Un concetto supportato dai numeri della ricerca, dove si afferma che il sistema dei Cpr riesce ad espellere meno di una persona su tre, tra quelle trattenute. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, sebbene il numero di occupati stranieri sia sceso a 194mila, il tasso di disoccupazione per i cittadini stranieri in Toscana si è ridotto all’11,1%, mentre il tasso di occupazione è salito al 63,2%. In crescita anche le imprese con titolari nati all’estero, arrivate a 62.775 (+2,7% rispetto al 2022). Infine, la scuola, dove tra i banchi gli stranieri rappresentano il 15,1%.