LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

Impianti distrutti dal maltempo. Arrivano i fondi per la ricostruzione

Dalla Regione un contributo da 400mila euro per i Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina. Tre strutture furono cancellate dalla furia dell’alluvione. Benucci (Pd): "Sostegno concreto per il ripristino". .

Arrivano i soldi per rifare completamente, da capo, alcuni degli impianti sportivi risultati distrutti dalla recente ondata di maltempo. Nel particolare, la norma varata dalla Regione Toscana dispone un contributo ai Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina per il ripristino o lo spostamento in altro luogo dei tre impianti sportivi pesantemente danneggiati dall’alluvione, ovvero quelli di Molino del Piano ed Albereta, oltre al campo sportivo comunale di Rufina. A livello economico, nel concreto, si tratta di 400mila euro che arrivano a ciascun comune, finalizzati specificamente a questa destinazione. Gli impianti sportivi sono una delle poche tipologie di strutture, tra quelle risultate danneggiate dal maltempo, che non trovano ristoro in nessuna delle misure ordinarie previste dalla legge.

"Si è trattato di una seduta realmente importante per i nostri territori - dice il consigliere regionale Pd di zona, Cristiano Benucci, commentando la scelta del consiglio regionale -. Con questo atto la Regione ha voluto sostenere i comuni nel ripristino di queste strutture, affinché possano tornare rapidamente luogo di sport e di aggregazione per tanti bambini, ragazzi e adulti che vivono e sono parte integrante delle nostre comunità".

Il sostegno ai Comuni della Valdisieve destinato agli impianti sportivi rientra nell’ambito della seconda variazione di bilancio prevista dalla Regione, che destina sette milioni di euro ai ristori per le famiglie e per le imprese danneggiate dagli eventi alluvionali del 14 e 15 marzo scorsi. Si tratta di un contributo cumulabile con quelli che, tramite la dichiarazione di stato di emergenza nazionale, dovrebbero giungere prossimamente dal Governo nazionale. I tre impianti sportivi erano stati praticamente cancellati dalla furia del maltempo, circa un mese e mezzo fa. Si trattava di strutture in ottimo stato, anche oggetto di recenti sistemazioni o ammodernamenti. Impianti - come quello di Rufina - sui quali erano stati fatti importanti investimenti che avevano portato a miglioramenti o integrazioni sostanziali delle strutture. Per la loro sistemazione o ricostruzione difficilmente i comuni, da soli, avrebbero potuto trovare le risorse necessarie.