Impianto eolico, il Comune dice no: "Area protetta e a rischio frane"

Maggioranza e opposizioni unite chiedono alla Regione un parere negativo sul nuovo intervento a Razzopiano

Impianto eolico, il Comune dice no: "Area protetta e a rischio frane"

Il consiglio si oppone al nuovo impianto

Il nuovo progetto di impianto eolico, con dodici pale di grandi dimensioni, a Firenzuola in zona Razzopiano mette tutti d’accordo, maggioranza e opposizione: con un no netto. Un progetto che la società Santa Chiara Energia con sede a Milano ha presentato al al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetca per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale. Ma c’è stata subito una levata di scudi. E non si tratta, bene rimarcarlo, di un no ideologico e preconcetto: Firenzuola è per adesso l’unico comune del Mugello che ospita numerosi aerogeneratori sul proprio territorio. E anche la mozione approvata all’unanimità dal consiglio lo dice con chiarezza, ribadendo il giudizio positivo sull’energia eolica. Ma stavolta i difetti sono troppi. Nel documento è scritto chiaro: Firenzuola chiede alla Regione di dare parere negativo, e sollecita anche gli altri comuni mugellani, a fare lo stesso.

Tra i punti più contestati, ricordando anzitutto che il progetto non è stato preliminarmente illustrato né all’amministrazione comunale né alla popolazione, c’è il fatto che queste grandi pale si vorrebbero installare in diverse zone del territorio, distanti tra loro, "in modo confuso e disomogeneo". Poi ci sono problemi legati alle strade: "la viabilità esistente non risulta per niente compatibile con l’intervento". E sia l’ufficio tecnico comunale che l’ufficio Ambiente dell’Unione dei Comuni hanno espresso rilievi tecnici forti, esprimendo parere negativo. "E’ un progetto irricevibile – ribadisce il sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti -, realizzato in modo assolutamente inadeguato: aerogeneratori posizionati in aree non idonee all’interno di coni panoramici, o all’interno di aree protette. Addirittura, alcuni impianti si vorrebbero collocare in zone a rischio frana, anche con frane attive". Il documento approvato, che ha visto l’apporto e il sostegno anche del gruppo di minoranza di Allkurti, impegna il sindaco a convocare un consiglio comunale aperto, in caso di sviluppi importanti sull’iter della valutazione dell’impatto ambientale. Ma a Firenzuola contano che l’iter di questo progetto calato dall’alto e con troppi difetti si fermi ancor prima.

Paolo Guidotti